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Allerta per il Panace di Mantegazza, pianta urticante che sta arrivando sulle Orobie

L’allarme arriva dalla comunità montana della Valle Camonica e dal parco dell’Adamello, che hanno chiesto agli escursionisti di segnalare gli esemplari. Ha tossine che provocano ustioni

Allerta per il Panace di Mantegazza, pianta urticante che sta arrivando sulle Orobie
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Toccare il Panace di Mantegazza non è una buona idea, specialmente se a mani nude. La pianta, originaria del Caucaso, provoca infatti gravi irritazioni e infiammazioni cutanee, che in alcuni casi possono lasciare sulla pelle anche cicatrici. Il problema è che si sta diffondendo rapidamente.

L’allarme arriva dalla comunità montana della Valle Camonica e dal parco dell’Adamello, che dalle proprie pagine social hanno allertato gli escursionisti e chiesto loro di segnalare gli esemplari che pensano di aver trovato sul loro cammino, così da localizzarli e sradicarli.

Il Panace di Mantegazza si sta diffondendo nei boschi, nei pascoli e lungo i corsi d’acqua delle Orobie, ma anche in habitat parzialmente ombreggiati. Attraverso sottoli peli che si trovano sulla pagina inferiore delle foglie secerne una sostanza tossica che viene attivata dai raggi del sole. I sintomi sono simili alle ustioni e possono comparire nel giro di un quarto d’ora. ore trasformarsi in grosse bolle. Anche gli animali da compagnia possono restare intossicati.

La pianta è considerata pericolosa anche per la sua rapidità di diffusione, in grado di minacciare la biodiversità della vegetazione indigena. Può raggiungere tra i 2 e i 5 metri d’altezza, la fioritura avviene da giugno ad agosto e i fiori sono di colore bianco o verde-giallastro e raggruppati a ombrello; le foglie possono essere anche lunghe un metro.

Chi pensa di aver trovato un esemplare lungo i sentieri può contattare via mail il parco dell’Adamello (info@parcoadamello.it) indicando il proprio numero di telefono e allegando nella mail le fotografie della pianta nel suo insieme e, in particolare, delle foglie. Se possibile sarebbe meglio anche specificare la posizione in cui si è vista la pianta, attraverso la localizzazione Gps o descrivendo la località.

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