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Alta Valle Seriana senza medici, c'è la soluzione: ambulatori diffusi e infermiere di famiglia

Le cure garantite con la strategia degli ambulatori diffusi. Diversi servizi a Gromo. La soddisfazione di Ats e Asst Bergamo Est

Alta Valle Seriana senza medici, c'è la soluzione: ambulatori diffusi e infermiere di famiglia
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In Alta Valle Seriana arrivano buone notizie (si spera) per risolvere il problema dell’assenza di medici di base, con ben 1.536 persone rimaste scoperte: Ats Bergamo ha raccolto la disponibilità di due medici di assistenza primaria titolari, attraverso la piattaforma “Ambulatori Diffusi”, ad assistere per un certo numero di ore i pazienti dei Comuni rimasti senza dottore, ovvero Gromo, Valbondione, Valgoglio e Gandellino.

Due medici e un infermiere di famiglia

Come spiega L’Eco di Bergamo, il primo medico ha iniziato già da ieri (23 febbraio), il secondo partirà invece da settimana prossima e metterà a disposizione determinate fasce orarie. Per prenotare un appuntamento, sia per visite che per la prescrizione di ricette, si dovrà fare richiesta nelle farmacie del territorio.

La Asst Bergamo Est ha invece messo a disposizione degli assistiti un infermiere di famiglia e comunità, per garantire un adeguato supporto professionale e sanitario. Soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa da Massimo Giupponi, direttore di Ats Bergamo, oltre che da Gabriele Cortesi, presidente della Conferenza dei sindaci Bergamo Est, sebbene abbia chiarito che si continuerà a lavorare per ottenere ulteriori sviluppi positivi sul territorio.

Risposta alla raccolta firme

Come precisato invece da Francesco Locati, direttore dell’Asst Bergamo Est, la figura dell’infermiere di famiglia e comunità sarà disponibile da marzo e, oltre alle visite domiciliari, ogni venerdì dalle 8 alle 14, su appuntamento al punto erogativo di Gromo in piazza Pertini 1, si potranno incontrare gli infermieri per la presa in carico di pazienti cronici e fragili. Sarà così possibile effettuare una serie di monitoraggi e valutazioni domiciliari di diversa natura, fino ad essere indirizzati in maniera congiunta verso servizi territoriali adeguati.

Attualmente, l’Asst garantisce il mercoledì e il giovedì l’ambulatorio di Odontoiatria, il martedì quello Otorinolaringoiatrico e il giovedì, ogni quindici giorni, quello vaccinale. Si sta inoltre pianificando la possibilità di aprire ambulatori infermieristici per prestazioni di base. I provvedimenti dell’ultimo periodo sono arrivati dopo una raccolta firme dal basso e un’assemblea pubblica dei primi cittadini indetta il 14 febbraio scorso, proprio per trovare una soluzione al problema della mancanza di sanitari e servizi nell’area.

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