Il piano del Comune

Altri tre quartieri di Bergamo diventano zona 30: ecco quali sono e cosa cambia

Dopo San Paolo e Loreto, anche Santa Lucia, Borgo San Leonardo e l'area della Città Mercato. Obiettivo: contrastare «l'uso improprio» dell'auto

Altri tre quartieri di Bergamo diventano zona 30: ecco quali sono e cosa cambia
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Prosegue l’espansione della zona 30 in città. Il Comune di Bergamo è infatti al lavoro per dare ulteriore corpo al progetto “Bergamo Città Zona 30”, il piano per rendere più sicuri dal punto di vista della mobilità i quartieri. Un’iniziativa che prende impulso da un ordine del giorno della maggioranza, approvato nel giugno 2020, per abbassare il limite "convenzionale" dai cinquanta chilometri orari ai trenta all’ora, velocità massima riservata oggi solo ad alcune zone, e per garantire più sicurezza a ciclisti, pedoni, e rendere il traffico più fluido. Un piano che era stato fortemente criticato dalle opposizioni, che lo avevano definito «un'idiozia».

Il progetto prevede che circa l’80 per cento delle strade urbane, cioè tutte quelle di quartiere, vengano incluse in una grande zona a velocità regolata, per migliorare non solo la sicurezza stradale, ma anche per ridurre le emissioni derivanti dal traffico veicolare nelle aree residenziali. L’esempio è quello di Grenoble (Francia), una metropoli “attenuata”, dove si viaggia a 30 chilometri orari. L’idea, secondo quanto fatto sapere dal Comune, è invertire la logica del codice della strada, considerando i 30 all’ora come la regola e i 50 un’eccezione, non «per contrastare l’uso dell’auto, ma l’uso improprio dell’auto».

Le "nuove" zone 30

quartiere santa lucia zona trenta
Foto 1 di 3

Santa Lucia

borgo san leonardo zona trenta
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Borgo San Leonardo

città mercato zona trenta
Foto 3 di 3

Città Mercato

Il disegno del cartello stradale recante il nuovo limite di velocità comparirà in nuove vie interne della città, nei quartieri di Santa Lucia, di Borgo San Leonardo in centro e nella zona sud del quartiere San Paolo, ovvero l’area tra via Leopardi e il centro commerciale Conad. L’ultimo intervento di questo tipo risale a qualche mese fa: oggetto del provvedimento di abbassamento della velocità convenzionale furono allora i quartieri di San Paolo e di Loreto - a eccezione delle principali direttrici in entrata e uscita, come via Lochis o via Broseta, lungo le quali il limite di velocità rimane fisso a 50 chilometri orari.

Sono infatti esclusi dal progetto i percorsi a grande scorrimento come le direttrici in entrata e uscita, oltre ovviamente alle circonvallazioni dove il limite rimarrà fisso agli attuali 90 chilometri all’ora. Per esempio, sulle vie Camozzi, Frizzoni, Corridoni, San Bernardino e Borgo Palazzo, Broseta o Lochis resterà il limite dei cinquanta chilometri orari.

«Bergamo ha ridotto negli ultimi quindici anni di oltre il 21 per cento le proprie emissioni di anidride carbonica, con un miglioramento di tutti i parametri presi in considerazione a eccezione di quello legato alla mobilità privata, risultato in leggera crescita dal 2007 a oggi in città - hanno fatto sapere il Comune e l’assessore ad Ambiente e mobilità, Stefano Zenoni -. La riduzione delle velocità negli ambiti residenziali della città consentirebbe di ridurre le emissioni derivanti dalla mobilità privata, in coerenza con gli obiettivi che l’Amministrazione si è dotata nel piano verso la decarbonizzazione in vista del 2030».

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