Alzano, il "peso" della eredità Pesenti: la fattura resta (ahinoi) salata
Dopo la sentenza del tribunale di Bergamo, il Comune pagherà 828 mila euro. Il giudice ha legittimato la parcella ma non le maggiorazioni

di Elena Conti
Durante la seduta di lunedì 25 marzo, il Consiglio comunale di Alzano Lombardo ha riconosciuto l’esistenza di un corposo debito fuori bilancio.
A seguito della sentenza del Tribunale di Bergamo, pervenuta l’8 febbraio scorso, il Comune è stato infatti condannato a pagare la parcella dovuta al dottor Bagini, commercialista incaricato secondo le volontà testamentarie del defunto cavalier Giusi Pesenti Calvi.
Il Consiglio ha deliberato di applicare l’avanzo di amministrazione per 828 mila euro, che corrispondono alla somma da pagare.
«Il Comune - afferma il segretario comunale, Giovanna Moscato - non ha mai messo in dubbio la debenza; ma quando abbiamo ricevuto la parcella da un milione di euro, per rispettare i principi di economicità, abbiamo chiesto una valutazione di congruità da parte dell’Ordine dei Commercialisti. A seguito del contenzioso avviato dall’esecutore testamentario, il giudice ha confermato la legittimità del compenso, ma non ha considerato come dovute le somme richieste come maggiorazione per la complessità delle attività svolte. La parcella si è ridotta così a 720 mila euro, ai quali però si aggiungono interessi moratori e spese legali per 108 mila euro».
«Sarebbe stato opportuno, a nostro avviso - dichiara il capogruppo di Alzano Futura, Mario Zanchi -, richiedere un preventivo all’esecutore testamentario e controllarne prima la congruità (...)