Ancora aumenti

Alzare la tassa di soggiorno? Una misura che l'Amministrazione sta valutando

Passerebbe dal 6 al 7 per cento, ma con il tetto massimo fisso a cinque euro, così da non colpire gli hotel ma le strutture extralberghiere

Alzare la tassa di soggiorno? Una misura che l'Amministrazione sta valutando
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Continuano le misure che la Giunta Carnevali sta mettendo in atto, motivandole sulla base dei tagli governativi alle amministrazioni locali che per il Comune di Bergamo sono pari a 1,2 milioni. Dopo l'aumento di 0,20 centesimi della sosta nelle strisce blu, l'ipotesi è quella di alzare la tassa di soggiorno per turisti e visitatori. Ma con alcune eccezioni.

Si alza la percentuale, fisso il massimale

L'aumento immaginato è al sei al sette per cento sul costo del pernottamento, con un tetto massimo che però rimane fisso ai cinque euro vigenti dal 2023, almeno secondo quanto riportato da L'Eco di Bergamo che dà la notizia. Calcolati i prezzi delle stanze, sostanzialmente sempre superiori ai cento a notte, gli hotel non dovrebbero essere intaccati dalla misura. Al contrario, le strutture extralberghiere, come b&b, case vacanza e affittacamere, che offrono alloggi anche a prezzi più contenuti potrebbero essere in questo caso i più colpiti.

Nel 2024 la tassa di soggiorno ha generato un gettito di 2,5 milioni di euro. Con l'aumento, il bilancio del 2025 (sempre che il numero di visitatori non si discosti troppo dal trend degli ultimi anni) potrebbe chiudere con qualche centinaia di migliaia di euro in più. La decisione tuttavia non è ancora definitiva, perché l'iter tra Giunta e Consiglio ne porterà all'eventuale effettiva applicazione nei primi mesi del 2025.

«Per poter garantire i servizi»

Intanto, il vicesindaco, nonché assessore al Bilancio, Sergio Gandi ha spiegato a L'Eco di Bergamo: «La giunta comunale si riunirà nei prossimi giorni per discutere e approvare l'aumento dell'importo richiesto a visitatori e turisti che pernottano in città. A subire variazioni al rialzo, seppur contenute, saranno in particolare le strutture extralberghiere e le camere meno costose. La misura rientra in un ragionamento più ampio, che ci ha obbligati a rivedere anche il piano tariffario della sosta in città. Purtroppo abbiamo subìto 1,2 milioni di euro di tagli governativitra il 2023 e il 2024, di conseguenza dobbiamo tenere sotto controllo il bilancio. Vista l'oggettiva tensione sulla parte corrente di bilancio chiediamo un po' a tutti, cittadini e turisti, di concorrere per poter garantire i servizi, anch'essi rincarati negli ultimi tempi».