Anziani non autosufficienti ospiti nelle Rsa, rischio mazzata sulle famiglie bergamasche
Il governo vorrebbe tagliare il contributo riconosciuto dalle Regioni agli ospiti delle Rsa che soffrono di patologie cronico-degenerative

di Andrea Rossetti
Pensare che l’inverno demografico sia un problema soltanto nel futuro è sbagliato. Le sue gelide ricadute non sono solamente già visibili, ma anche tremendamente attuali. La cura degli anziani non autosufficienti è un tema che ciclicamente viene discusso, ma raramente affrontato. Almeno dalle istituzioni. Sono sempre e solo le famiglie a farsene carico. Economicamente ed emotivamente.
I dati sono amaramente esaustivi: dal 2004 al 2024, gli over 85 residenti in Bergamasca sono aumentati del 148,4 per cento, arrivando a essere il 3,3 per cento della popolazione totale. Si parla, secondo gli ultimi dati, di circa 36.800 persone.
Questa crescita ha portato a un conseguente aumento della domanda di servizi di supporto, ovvero Rsa e badanti. Ed entrambe le opzioni hanno costi elevati, sempre più elevati, soprattutto in un momento storico in cui l’inflazione ha eroso le capacità di spesa delle famiglie e in cui lo Stato non ha disponibilità d’investimento.
Il discusso emendamento
Proprio quest’ultima evidenza ha portato la maggioranza di governo a presentare un emendamento al disegno di legge sulle prestazioni sanitarie - pendente in Commissione Affari sociali al Senato - che punta a tagliare il contributo che le Regioni riconoscono agli ospiti non autosufficienti delle Rsa. Questo ridurrebbe la spesa pubblica. Il tema è però complesso e necessita di chiarezza.
Attualmente, il costo per un paziente in Rsa è composto da due voci: il costo sanitario, rimborsato da Regione Lombardia, e quello per l’ospitalità e l’accudimento (socio-assistenziale), interamente a carico delle famiglie e che solo in alcuni casi - e in base ai redditi - può essere coperto da Ats.
L’emendamento presentato, di fatto, escluderebbe qualsiasi tipo di rimborso legato a questa seconda quota, quella socio-assistenziale (...)