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Approvato il progetto per la sistemazione di via Broseta: ecco tutti i dettagli

I lavori costeranno 450mila euro e comprendono nuova pavimentazione stradale, marciapiedi in pietra e sistemazionedi griglie e tombini

Approvato il progetto per la sistemazione di via Broseta: ecco tutti i dettagli
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Il Comune di Bergamo prosegue il piano di riqualificazione delle vie del centro cittadino e approva il progetto per la sistemazione di un tratto di via Broseta, dall’incrocio con via Palma il Vecchio fino a Piazza Pontida, per un valore di 450mila euro.

La riqualificazione della via

Una strada lungo la quale si affacciano edifici di pregio, come la chiesa di San Rocco, e tante attività commerciali e artigianali: l’Amministrazione metterà mano a marciapiedi e sede stradale, per aumentare l’attrattività della via e rinforzando la sua vocazione commerciale di questo spazio, parte del Borgo San Leonardo, nella connessione tra il centro e il quartiere San Paolo.

«Dopo via Tiraboschi, via Zambonate e il centro piacentiniano – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Marco Brembilla – approdiamo in via Broseta, per proseguire un intervento che negli ultimi anni ha consentito di recuperare l’attrattività del centro di Bergamo Bassa, uno spazio che si era spento negli anni addietro e che, da un po’ di tempo a questa parte, è tornato a essere un riferimento per cittadini e visitatori della nostra città».

I dettagli del progetto

Il progetto prevede nuova pavimentazione stradale in cubetti di porfido fino a via Sant'Antonino, oltre a marciapiedi in pietra fino a via Nullo, garantendo un dislivello minimo di circa un centimetro, finalizzato ad un corretto drenaggio delle acque meteoriche. La strada verrà pavimentata con cubetti di porfido, posati con lo stesso disegno a ventaglio policentrico dell'adiacente Piazza Pontida.

I marciapiedi manterranno la cordonatura in granito e verranno pavimentati in lastre di porfido colore grigio-marrone, a coste segate, finitura fiammata e posate a correre con lastre di larghezza variabile dai venti, ai trenta fino ai quaranta centimetri. A fianco del cordolo verrà posata una fascia di quaranta centimetri in cubetti di granito; il tutto anche per evidenziare anche con materiali diversi, sia esteticamente che con cromatismi differenti, la diversa destinazione d’uso degli spazi: lo spazio delle auto e lo spazio dei pedoni.

All'immissione di via Sant'Antonino, inoltre, verrà realizzato un attraversamento pedonale, ora assente. Completerà l’intervento la rimessa in quota di griglie e tombini, con eventuale sostituzione degli elementi ammalorati. Davanti alla chiesa di San Rocco la pavimentazione sarà posata per evidenziare una sorta di sagrato, attualmente mancante.

Commenti
giorgio

sarebbe bello se anche via Broseta diventasse solo pedonale-ciclabike e mezzi pubblici. È una via molto bella ma il traffico ne impedisce l'uso. Penso che anche molti negozi ne beneficerebbero

Patrizia

Bergamo , come tutte le città più importanti in Europa , prova a scoraggiare il traffico su ruota per privilegiare pedoni , estetica e vita di quartiere. Ottima iniziativa

Valentina

Già, come gli inutili lavori nel quartiere di Longuelo che hanno tolto preziosi parcheggi a residenti e scuole e hanno reso sensi unici strade che servivano a decongestionare il traffico in transito dal rondò del vecchio C6 in favore di marciapiedi assurdamente larghi. E l'indispensabile pista ciclabile? E' lunga 100mt e poi va a sbattere contro la recinzione del benzinaio! Per non parlare poi dei vergognosi risultati dei lavori fatti a Loreto in Piazza Risorgimento e nella zona delle Piscine Italcementi..tutto un ingorgo! Evidentemente il Comune di Bergamo è abbastanza ricco da avere soldi da buttare per eseguire lavori superflui!

Francesco Giuseppe

Poveri abitanti. Se fanno come con via Borgo Santa Caterina, ridotta ad un grande e inutile marciapiede, senza possibilità di consegnare o ritirare qualcosa, se non bloccando tutto il traffico, diventerà una strada invivibile., Del resto i lavori dell'assessore Brembilla li abbiamo ben visti ai rondò di Valtesse e con le varie piste ciclabili anti lavoratori. Per non parlare del progetto pista ciclabile e piante all'uscita dal casello autostradale.

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