finalmente

Area ex Molini Moretti qualcosa si muove: cantiere dall'estate e inaugurazione nel 2027

Dopo anni di stop, il privato spiega che il progetto è quasi del tutto perfezionato: «Post Covid sono state necessarie delle modifiche»

Area ex Molini Moretti qualcosa si muove: cantiere dall'estate e inaugurazione nel 2027
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La variante al progetto iniziale è quasi pronta, sarà protocollata al Comune al Bergamo e poi si potrà iniziare a costruire in estate per terminare il cantiere nel 2027. Queste sono le tempistiche e l'iter che vedranno trasformarsi definitivamente il secondo lotto degli ex Molini Moretti, ormai fermo dal 2019.

Il privato

La notizia è riportata da L'Eco di Bergamo, che ha parlato con l'imprenditore Francesco Manzi, che acquisì dieci anni fa l'area. Qualcosa quindi si muove, dopo anni di immobilismo, durante i quali non sono mancate le critiche e le preoccupazioni. Ultima fra tutte, l'interrogazione presentata dalla consigliera FdI, Cristina Laganà.

L'abbandono

A questa, incentrata soprattutto sullo stato di abbandono e di degrado dell'area, l'assessore alla Rigenerazione urbana, Francesco Valesini, aveva risposto in modo abbastanza laconico e aveva anche ribadito ancora una volta come l'area sia di un privato e quindi il comune abbia un potere limitato.

Ora, dall'imprenditore che ha in mano la partita, arrivano appunto nuove informazioni. In particolare, Manzi ha spiegato perché, dopo la realizzazione del primo lotto, il secondo sia fermo dal 2019.

Le modifiche al progetto

Ha spiegato a L'Eco di Bergamo che, dopo il Covid, le richieste per le abitazioni sono cambiate. Così anche loro hanno modificato il progetto prevedendo meno appartamenti (90 al posto di 110) ma più ampi. Non solo, anche la progettazione e distribuzione pensata nel pre pandemia non risultava più in linea con il mercato attuale. Da qui le modifiche e l'allungarsi dei tempi. Ora, però, sembra profilarsi una ripartenza.

Commenti
Marcello

Che non credo che la spiegazione vera sia questa. 4 anni per rivedere un progetto? A chi la si vuole fare credere?

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