Caos (im)mobilità

Armatevi di santa pazienza: per cantieri e traffico sarà un 2024 da impazzire

L’anno cominciato sarà peggiore dei due appena trascorsi e anche Gori lo ha ammesso. Ma sarà soprattutto un problema del prossimo sindaco e dei cittadini

Armatevi di santa pazienza: per cantieri e traffico sarà un 2024 da impazzire
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di Andrea Rossetti

Il 17 dicembre 2021 PrimaBergamo dedicò due pagine a un tema che, in quel momento, pareva ancora lontano: «Il 2022 sarà l’anno dei cantieri. Scordatevi le auto!». A rileggere oggi quel titolo viene quasi da ridere. Perché il 2024 appena iniziato si prospetta, in tal senso, un anno senza precedenti, con l’avvio di lavori che si protrarranno fino ad almeno metà 2026. Lo ha detto anche Giorgio Gori, “spalleggiato” dalla sua Giunta: mai ci sono stati così tanti cantieri tutti insieme.

Non che quel 17 dicembre di due anni fa avessimo sbagliato: effettivamente, il 2022 e il 2023 sono stati anni particolarmente “vivaci” dal punto di vista degli interventi sulle strade, tanto che mai come oggi la questione del traffico è sentita dall’opinione pubblica cittadina e giocherà un ruolo di spicco nell’imminente campagna elettorale per la corsa alla guida di Palazzo Frizzoni. Il fatto è che i disagi vissuti dagli automobilisti (ma non solo) negli ultimi 24 mesi potrebbero sembrare poca cosa da qui in avanti.

La vignetta di Luca Nosari

La T2 e il treno per Orio

Innanzitutto, però, è necessario fare un attimo il punto della situazione. E mettere ordine tra i cantieri che, come detto, saranno avviati in città. I tempi così stretti sono legati alle regole imposte dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), che finanzia queste opere ma ordina anche che siano pronte entro, appunto, il 2026.

Tant’è che alcuni di questi cantieri sono già iniziati. È il caso di quello per la T2, ovvero la linea del tram della Val Brembana: dieci chilometri e sedici fermate che uniranno Bergamo a Villa d’Almè (quindi non proprio la Valle, ma sorvoliamo). Costo complessivo: 178,5 milioni di euro. Da alcune settimane, in zona Pontesecco, sono partiti gli scavi propedeutici allo spostamento di alcune centinaia di metri del tratto di Circonvallazione che passa di lì. Non cosa da poco, ma che tutto sommato recherà disagi contenuti.

Dovrebbe avere un impatto ugualmente limitato sul traffico anche il cantiere per la linea ferroviaria che collegherà la città all’aeroporto di Orio. In queste settimane prenderà il via la fase di realizzazione della nuova strada tra via Lunga e via Rovelli, dopo di che verrà soppresso il passaggio a livello di via Pizzo Recastello. Per il resto, i circa cinque chilometri di tracciato toccheranno per lo più aree non stradali. Resterà da gestire il (comprensibile) malumore dei residenti di Boccaleone, che da tempo contestano l’impatto dell’intervento sul quartiere. Ma è un’altra storia.

Raddoppio, ponti ed eBrt

Le note dolenti, per chi si muove in auto, arriveranno dagli altri due grandi progetti della mobilità finanziati dal Pnrr: il raddoppio ferroviario tra Bergamo e Curno e la eBrt, ovvero la linea di bus elettrici che collegherà Bergamo e Dalmine. Opere che, tra l’altro, impatteranno - soprattutto all’inizio - sulla zona di piazzale Marconi, che sarà già sovraccaricata dai lavori di rifacimento della stazione (di competenza di Rfi).

Al di là del fatto che il cantiere per il raddoppio porterà allo stop ai treni tra Bergamo e Ponte San Pietro per ben due anni e mezzo - almeno - a partire dal prossimo 4 febbraio, e dunque alla conseguente gestione dei numerosi bus che andranno a sostituire il servizio ferroviario, l’intervento comporta anche il rifacimento dei ponti situati in via San Bernardino e via dei Caniana. E si tratta di un problema non da poco: (...)

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