L'annuncio

Arrivano undici nuovi medici di assistenza primaria: ecco dove

Potranno occuparsi ciascuno, dice l'Ats di Bergamo, di un massimo di mille pazienti, tranne a Castelli Calepio dove il limite è 1.500

Arrivano undici nuovi medici di assistenza primaria: ecco dove
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Ats Bergamo dà oggi, 30 dicembre, comunicazione ufficiale dell’avviamento dell’attività di dieci medici, iscritti al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale organizzato da Polis Lombardia. Si tratta di professionisti che hanno partecipato al bando come da Comunicato Regionale n° 90 del 12 settembre 2022, i quali hanno accettato l’incarico durante l’incontro avvenuto presso la sede di Ats Bergamo lo scorso 4 novembre.

Ecco dunque l’elenco dei nuovi medici, con relativa data di entrata in servizio, i quali potranno occuparsi al massimo di mille assistiti:

Dr.ssa Eleonora Lucca il 9 gennaio 2023 a Zogno;
Dr.ssa Ylenia Scaglia il 9 gennaio 2023 a Zogno;
Dr. Francesco Zanetti il 9 gennaio 2023 a Zogno;
Dr.ssa Roberta Ottolini il 9 gennaio 2023 a Romano di Lombardia;
Dr.ssa Sofia Maria barbara Rubis il 9 gennaio 2023 a Berbenno fraz. Ponte Giurino;
Dr. Stefano Scalvedi il 9 gennaio 2023 a Barzana;
Dr. Jacopo Roncali il 13 gennaio 2023 a Treviglio;
Dr. Daniele Reitan il 16 gennaio 2023 a Brusaporto e il 17 gennaio 2023 a Bagnatica;
Dr.ssa Linda Gregis il 30 gennaio 2023 a Ponte Nossa e Premolo
Dr.ssa Sharon Bravi il 10 gennaio 2023 a Ponte S. Pietro fraz. Locate

Inoltre, dopo aver terminato il percorso di formazione triennale in Medicina Generale, come da comunicato stampa del 20 dicembre 2022, il dottor Filippo Pellegrini si insedierà il 9 gennaio 2023 a Castelli Calepio, nella frazione Tagliuno quale medico di assistenza primaria titolare, con un massimo di 1.500 pazienti.

Ats Bergamo ha ringraziato i professionisti per l’impegno e il senso del dovere dimostrati: «Tra la fine di novembre 2022 e gennaio 2023 registriamo, al momento, l’inserimento di 25 medici di assistenza primaria tra corsisti e titolari, cui vanno aggiunti due medici provvisori – ha spiegato la Direzione -. Questa è una risposta concreta volta a corrispondere ai bisogni di cura dei nostri assistiti».

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