Autostrada Bergamo-Treviglio, un altro ritardo che si accumula sul ritardo
La Conferenza dei servizi e l’avvio dell’iter per la Via partiranno solo nella seconda metà del 2025. Ennesimo slittamento delle tempistiche annunciate

di Marta Belotti
Un ritardo sul ritardo, che porta la Conferenza dei servizi a slittare verso la seconda metà del 2025 e così anche la procedura di Via (valutazione di impatto ambientale), per un totale di sei mesi - e anche più - oltre il termine prospettato.
Il cronoprogramma per la realizzazione dell’autostrada Bergamo-Treviglio sta subendo non pochi spostamenti in avanti, con la consegna del progetto annunciata inizialmente per giugno 2024 e arrivata invece a fine gennaio 2025 e che solo nei prossimi giorni vedrà la conclusione con la validazione da parte dal Consiglio di amministrazione di Cal (Concessioni autostradali lombarde).
Il lavoro di Cal
Le oltre mille tavole relative all’opera sono infatti state stese da Autostrade Bergamasche, società che ha vinto il bando per la progettazione, realizzazione e gestione dell’opera, ma la loro versione definitiva è dovuta prima passare nelle mani di Cal, che in quest’ultimo mese e mezzo si è dedicata al suo studio.
«Il materiale è tanto e il nostro compito è stato ricontrollare minuziosamente la documentazione - spiega Gianantonio Arnoldi, amministratore delegato di Cal -. Senza contare che sul tavolo abbiamo sì la Bergamo-Treviglio, ma anche molte altre opere, considerato che le Olimpiadi Milano-Cortina sono ormai vicinissime. Se ci abbiamo messo qualche settimana in più non deve stupire».
Sui ritardi che si stanno accumulando, Arnoldi dice: «Siamo andati un po’ oltre il termine previsto? Forse, ma non si può giocare a indovinare il giorno preciso. Sicuramente stiamo procedendo ben più speditamente di quanto successo per molte altre opere simili (...)
Mi ritrovo d’accordissimo con tutti i commenti. Opera dannosissima, datata, inutile, costosa.
Ci sono responsabilità molto precise. Qui si sa chi vuole a tutti i costi questo scempio. Chi è causa del suo mal......
Operaccia inutile costosa e devastante. Mentre la viabilità per Lecco è un disastro senza speranza.
Come sempre l'uomo pensa solo al business....si sta' parlando di bruciare ettari ed ettari di terreni agricoli e poi c'incensano con argomenti tipo "transizione ecologica"... buffoni con tanto di patente. Avanti con l'asfalto, avremo sempre più caldo.... Povere generazioni future, non sanno cosa gli aspetta
Non serve questo ulteriore consumo di suolo , mi auguro non venga realizzata.