Esperimento innovativo

Bando di Ats per infermieri nelle località turistiche bergamasche, hanno risposto in 4

Gli operatori seguiranno in collegamento le istruzioni dei medici da un hub centrale. Si prova a tamponare così la carenza di personale

Bando di Ats per infermieri nelle località turistiche bergamasche, hanno risposto in 4
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Il bando si era chiuso martedì scorso (20 luglio), Ats l'aveva indetto alla ricerca di infermieri che coprissero le quattro guardie mediche turistiche, nelle valli e sul lago. Un servizio che deve essere garantito per i visitatori di quei luoghi, ma che al tempo stesso presenta delle difficoltà per via della forte carenza di disponibilità del personale medico e degli operatori sanitari.

Tuttavia, stavolta hanno risposto in quattro infermieri, che si sono resi disponibili per questo "esperimento", che non è ancora attivo ma in sostanza consisterebbe in questo: dei medici saranno presenti in una sede centrale e daranno istruzioni agli infermieri presenti nelle guardie mediche. Vi sarà quindi un hub centrale collegato alla "periferia". Un tentativo, indeato proprio per sopperire alla mancanza di personale causato dai tagli e dai corsi a numero chiuso nelle università, prima ancora che dall'emergenza Covid.

Per il corso di laurea 2021-2022 i posti negli atenei sono stati aumentati, ma l'effetto si potrà vedere solo tra tre anni, quando gli studenti avranno concluso il loro percorso, mentre ora è necessario ricorrere a questi metodi di tele-medicina.

«A livello nazionale è la prima sperimentazione. Darà la possibilità ai colleghi di lavorare in rete con i medici, ognuno secondo le proprie competenze - ha dichiarato Gianluca Solitro, presidente dell'Ordine Infermieristico di Bergamo -. È qualcosa di innovativo, che valorizza l’autonomia della figura infermieristica anche se, sia chiaro, non siamo noi a fare diagnosi. Inoltre, è un modo per dare una mano al servizio che è in difficoltà a reperire medici, attraverso questi infermieri che potremmo chiamare itineranti».

Il presidente dell'Ordine ha anche richiamato sulla necessità di rimediare alla mancanza di mille infermieri in Lombardia per sostenere il carico di lavoro, i quali dovrebbero aggiungersi ai novemila attuali.

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