l'annuncio di Federconsumatori Bergamo

Basta chiamate pubblicitarie moleste (anche sui telefonini): il nuovo registro delle opposizioni

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il regolamento, che riguarderà non soltanto gli indirizzi postali e le numerazioni nazionali fisse, ma anche quelle mobili

Basta chiamate pubblicitarie moleste (anche sui telefonini): il nuovo registro delle opposizioni
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Basta alle chiamate pubblicitarie moleste, che tempestano i telefonini in qualsiasi orario della giornata: dopo una travagliata gestazione, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’atteso regolamento del Registro delle opposizioni, che riguarderà non soltanto gli indirizzi postali e le numerazioni nazionali fisse, ma anche quelle mobili.

L’iscrizione al nuovo Registro consentirà, in sintesi, agli utenti di bloccare chiamate a fini pubblicitari o commerciali. Verrà negato il consenso a comunicazioni pubblicitarie, o di vendita diretta, e a ricerche di mercato, o di comunicazione commerciale, effettuate tramite operatore, o con sistemi automatizzati, o posta cartacea. Sono esclusi dall’applicazione i consensi prestati nell’ambito di specifici rapporti contrattuali in essere, ovvero cessati da non più di trenta giorni, aventi ad oggetto la fornitura di beni o servizi, per i quali è comunque assicurata, con procedure semplificate, la facoltà di revoca.

Confermando la gratuità del servizio, come in precedenza l’iscrizione al registro potrà essere effettuata ex novo, rinnovata e revocata in qualsiasi momento, mentre le numerazioni già presenti nell’attuale registro verranno automaticamente iscritte nel nuovo. Gli utenti si potranno iscrivere attraverso:

  • Un modulo elettronico sul sito web
  • Una chiamata dalla linea telefonica corrispondente a quella per cui si chiede l’iscrizione
  • Posta elettronica

Le iscrizioni saranno valide entro il giorno lavorativo successivo alla ricezione della richiesta. «Il Regolamento prevede che le modalità tecniche e operative d’iscrizione dovranno essere predisposte e attuate entro 120 giorni dalla pubblicazione – commenta Federconsumatori Bergamo -, ma dato il lungo percorso fin qui impiegato invitiamo il Ministero ad attivarsi affinché i tempi vengano non solo rispettati, ma quanto più accelerati, considerando che, ora più che mai, è necessario ampliare le forme di tutela e protezione dei dati dei cittadini».

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