doccia gelata

Buoni fruttiferi postali, Federconsumatori: «La Cassazione nega le ragioni dei risparmiatori»

I giudici della prima sezione civile hanno infatti depositato quattro ordinanze sui rendimenti da riconoscere ai buoni, tutte a sfavore dei risparmiatori

Buoni fruttiferi postali, Federconsumatori: «La Cassazione nega le ragioni dei risparmiatori»
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I risparmiatori in possesso dei buoni fruttiferi postali, emessi su precedente modulo P con timbro Q, hanno ricevuto una doccia fredda dalla Cassazione. I giudici della prima sezione civile hanno infatti depositato quattro ordinanze tutte di ugual contenuto sul tema. «Tutte a sfavore del risparmiatore», fa sapere in una nota Federconsumatori Bergamo.

I giudici erano chiamati a esprimersi in merito ai rendimenti da riconoscere ai buoni fruttiferi postali riferiti ai soli primi venti anni di vita, lasciando inalterato, sul titolo, l’importo fisso di maturazione a bimestre dal ventunesimo al trentesimo anno successivo all’emissione. Ora la questione ritornerà alla sezione seconda civile della stessa Corte, che potrà decidere diversamente rispetto a quanto sostenuto in queste ordinanze.

«Il nostro legale – fa sapere Federconsumatori - ci informa che, dopo un’analisi approfondita dell’ordinanza, unitamente ad un cattedratico esperto in materia, emerge con chiarezza la violazione di numerosi diritti e, in tempi rapidi, presenterà ricorso contro lo Stato Italia avanti la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo».

«Non ci resta altro che aspettare – prosegue la nota -, magari l’intervento delle sezioni unite della Cassazione potrà mettere fine a un contenzioso che, peraltro, aveva visto già numerosissime decisioni del nostro tribunale, confermate in Corte di Appello, rese in favore del risparmiatore ed anche di Abf nella sua massima espressione del Collegio di Coordinamento. Nel frattempo, continuiamo a dare voce ai risparmiatori che potranno rivolgersi a noi per qualsiasi informazione sul punto».

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