L'invasione

Bene il turismo a Bergamo, ma così... Il flop del parcheggio per bus turistici in via Rovelli

Nel ponte dei Morti Città Alta presa d’assalto: Parking Fara esaurito e traffico bloccato. C’è ancora molto da fare

Bene il turismo a Bergamo, ma così... Il flop del parcheggio per bus turistici in via Rovelli
Pubblicato:

di Paolo Aresi

Prima di tutto la pagnotta, e quindi benvenuta invasione turistica, benvenuti i plotoni di visitatori in coda alla funicolare, sbarcati dai pullman, incolonnati lungo la Corsarola. Benvenute case vacanza che riempiono le vie dei borghi storici. Ma fino a un certo punto. Perché se una città per il turismo si vende anche la sua identità, allora quel turismo salvifico rischia di diventare perdizione.

Nel ponte dei Morti, Bergamo è stata presa d’assalto dai visitatori provenienti da vicino e da lontano. Quante persone non si sa con precisione, ma si trattava di una quantità da record, al punto che ristoranti e alberghi hanno dichiarato il tutto esaurito e che persino i commercianti hanno confessato di essere soddisfatti. Soltanto al Museo delle Storie sono stati staccati circa cinquemila biglietti d’ingresso (museo storico, più Campanone, più museo Donizettiano, più museo delle Mura). Al museo di Scienze e all’Archeologico in totale circa duemila e settecento biglietti. Niente male.

Il problema è che nella mattina di sabato (2 novembre) le code di auto dirette a Città Alta arrivavano fino in fondo a viale Vittorio Emanuele. Tutti che volevano andare al Parking Fara. Unico ingresso è quello da Porta Sant’Agostino, quindi la congestione è stata massima. Anche perché il parcheggio della discordia per una volta era pieno zeppo e non in grado di ospitare altre vetture. Un timore che il nostro giornale aveva paventato più volte in fase di allestimento del parcheggio. Ci era stato assicurato che il problema sarebbe stato risolto dai pannelli informativi nella città, a cominciare da via Autostrada. Ma l’unico pannello informativo a oggi si trova alla rotatoria della galleria di via Vittorio Emanuele, quando già ormai ci si trova in coda.

Bene il turismo, ma serve amministrarlo come si deve.

Un anno e mezzo fa venne data una notizia importante: i pullman dei turisti avrebbero dovuto parcheggiare all’ex dogana, in via Rovelli. Ci furono proteste, soprattutto perché, si diceva, i costi di parcheggio erano alti e in cambio non veniva offerto nessun servizio, nemmeno un bagno per gli autisti.

La decisione si è dimostrata un flop: il parcheggio è stato utilizzato pochissimo. Dice una guida della città: «Il giorno 31 ottobre, alle cinque del pomeriggio, ci è arrivata una mail mandata da Visit Bergamo in cui si annunciava che dal giorno successivo il parcheggio per gli autobus di via Rovelli sarebbe stato chiuso “per mancato utilizzo”. Così, da un giorno all’altro. Meno male che c’era soltanto una prenotazione per un pullman. Ma per forza il parcheggio è stato un flop… le tariffe erano esose, 40 euro la mezza giornata, 80 la giornata intera» (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 14 novembre, o in edizione digitale QUI

Commenti
Roberta

Una zona ormai malfamata... talmente malfamata che le le case le vendono a 3 mila euro al mq. La realtà parallela vive nella mente del nostro commentatore abituale

Michele

Io invece, a proposito di viabilità cittadina, vorrei chiedere all'assessore all'urbanistoca e viabilità con quale criterio si è deciso il divieto di transito (esclusi i mezzi pubblici) negli ultimi venti metri di via Bianzana prima dell'immissione nella rotonda delle valli. Si obbligano così tutti i mezzi a svoltare a dx in via Serassi per percorrere via Borsellino per poi entrare nella rotonda delle valli dieci metri più in là di dove si sarebbe entrati da via Bianzana... Con spreco di tempo, carburante, emissioni, ecc... Sono davvero curioso di capire dal genio della giunta comunale da dove deriva questa brillante idea.

Egidio

con la giunta che abbiamo è impossibile pensare che si occupino anche degli autisti di pulmann turistici,per il resto sono d'accordo con Francesco Giuseppe

Francesco Giuseppe

Come si fa a mandare i bus turistici in una zona ormai malfamata, dove gli autisti non hanno a disposizione neanche un bagno, dove non possono bere un caffè o mangiare qualcosa? Anche gli autisti sono persone e hanno delle esigenze fisiologiche. Con l'assurdo costo del parcheggio poi. È vero che ci sono città che si vantano del turismo, che si comportano anche peggio, che oltre al parcheggio vogliono anche il ticket d'ingresso (nuovo dazio che i sindaci mettono ai bus, ma anche alle auto), vedi Milano, Roma, Firenze, Venezia, ecc., ma questo non significa che Bergamo debba mettersi in pari col peggio.

Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali