viabilità in tilt

Cantieri insieme tra via dei Caniana e via San Bernardino, si rischia la "tempesta perfetta"

L'assessore alla Mobilità ha chiesto a Rfi di rimandare di tre mesi l'intervento sul ponte così nel mentre può avanzare quello per l'e-Brt

Cantieri insieme tra via dei Caniana e via San Bernardino, si rischia la "tempesta perfetta"
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Da una parte, il cantiere dell'e-Brt che arriverà a modificare tutto l'assetto di largo Tironi e prima ancora porterà disagi per il cantiere in via dei Caniana, dall'altro quello di Rfi per la realizzazione del raddoppio in corrispondenza del ponte di via San Bernardino.

È questo il doppio "attacco" incrociato che a breve rischia di mettere sotto assedio una una zona di ingresso alla città di Bergamo che è già tra le più congestionate, creando ulteriori disagi alla viabilità.

Le possibilità sono due, o mettere un cartello di avviso «Lasciate ogni speranza o voi che entrate», oppure cercare di contemperare i due interventi. In quest'ultima direzione sta andando l'amministrazione comunale con l'assessore alla Mobilità, Marco Berlanda, che ha inviato una lettera a Rfi affinché vengano spostati i lavori sul ponte almeno di qualche mese. Altrimenti, ha detto l'assessore, si rischia «la "tempesta perfetta"».

Il rischio del blocco totale

In particolare, come specificato da L'Eco di Bergamo, la posticipazione richiesta sarebbe di tre mesi su un cantiere il cui inizio era previsto entro la fine dell'anno.

Il cavalcavia ospita attualmente tre binari, due per Treviglio e uno per Ponte San Pietro; ed è questo che sarà raddoppiato. I lavori per fare spazio al nuovo binario sono invasivi, tanto da richiedere la chiusura della strada, qualcosa mai fatto. Per immaginarsi le conseguenze di questo stop si può tornare con il pensiero all'estate del 2021, quando per due mesi, in estate e con gli strascichi della pandemia ancora forti, il ponte era stato riqualificato cn conseguente chiusura. Ma solo a metà, dato che ciascuno dei due sensi di marcia venne bloccato a periodi alterni, prima l'uno, poi l'altro.

L'attesa della risposta

Si attende quindi con trepidazione la risposta della Rete ferroviaria italiana, che si è presa del tempo, dato che il cantiere deve rispettare le tempistiche dettate dal Pnrr. Le stesse pressioni dopotutto ci sono anche sul cantiere dell'e-Brt, anche questa finanziata dai fondi europei. La risposta dovrebbe arrivare entro una decina di giorni.

Commenti
Francesco Giuseppe

Ennesima dimostrazione del disinteresse che queste giunte hanno avuto e hanno nei confronti dei cittadini che lavorano.

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