Ex carcere di Sant'Agata: cantiere in partenza a fine 2023, massimo inizio 2024
Il progetto definitivo è stato approvato la scorsa settimana, a breve l'assegnazione dell'appalto e poi via ai lavori
La rinascita dell'ex Carcere di Sant'Agata è sempre più vicina: questo luogo contenitore di storie, parte fondamentale della storia stessa di Città Alta, potrà tornare a essere pienamente fruibile alla cittadinanza. La scorsa settimana è infatti stato approvato il progetto esecutivo e a breve inizierà l'iter per l'appalto. L'inizio del cantiere vero e proprio è previsto tra la fine del 2023 e i primi mesi del 2024.
L'impegno dell'Amministrazione
Si concluderà così un percorso molto lungo e non privo di polemiche e contestazioni alcune ancora brucianti. Si tratta tuttavia di un'operazione alla quale l'Amministrazione Gori tiene particolarmente e sulla quale il gruppo si è rimboccato le maniche fin da subito, portando alla concessione di lungo periodo alla Cooperativa Città Alta degli spazi della ex chiesa dei Teatini, restaurata e rifunzionalizzata per accogliere non solo il circolino, ma anche la grande sala civica nella quale si susseguono iniziative di rilievo pubblico ed eventi culturali.
«Nessuno stravolgimento»
Il progetto esecutivo, redatto dallo studio Cn10 e dall'Architetto Gianluca Gelmini (che si è aggiudicato una gara pubblica indetta per la progettazione) e approvato dalla Giunta all'unanimità, conferma la complessiva ristrutturazione dell'immobile che consentirà di ricavare nell'ex carcere di Sant’Agata appartamenti con affitti agevolati accanto a spazi pubblici. «Il progettista della ristrutturazione di Sant'Agata - spiega l'assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini - ha molto lavorato per interpretare nel modo più corretto gli spazi dell'ex carcere, mettendo a frutto anche la sua profonda conoscenza dell'edificio, che fu oggetto della sua tesi di laurea. Le modifiche richieste dalla Soprintendenza, che hanno carattere prescrittivo e sono obbligatorie, sono state correttamente accolte senza stravolgere le funzioni previste all'interno del comparto, ottenuto dal Comune attraverso la legge sul federalismo demaniale ormai alcuni anni fa».
Il progetto abitativo
Negli ultimi due piani dell'ex monastero teatino verranno ricavate le nuove residenze, dove si prevedono quindici appartamenti a canone agevolato, ideali per giovani e giovani coppie, che consentiranno di rafforzare il mix sociale del centro storico, anche attraverso prezzi calmierati. Il piano dell'ex circoscrizione, ossia quello a cui si accede da vicolo Sant'Agata, verrà invece trasformato nel «museo del carcere», per consentire di diffondere la storia che ha caratterizzato il complesso.
L'ok delle Soprintendenze
Il progetto, già nella sua versione definitiva, si era adeguato a tutte le indicazioni pervenute dalla Soprintendenza speciale di Roma, che ha dato l'ok al piano confermando tutte le prescrizioni chieste dalla direzione della Soprintendenza competente per Bergamo e Brescia.
Inoltre, Valesini specifica: «A cantiere assegnato il progetto sarà inviato anche alla Soprintendenza regionale per le valutazioni relative a tutte le prescrizioni di dettaglio che abbiamo ricevuto. Lavoriamo comunque per arrivare entro il 2026 con tutti i lavori completati, come previsto dal cronoprogramma Pnrr, senza i cui finanziamenti non saremmo in grado di restituire questo gioiello del centro storico alla Comunità e alla città». Il piano è stato finanziato quasi completamente con otto milioni di euro provenienti dalla Ue attraverso il bando Pinqua, uno degli ambiti del Pnrr per quel che riguarda la rigenerazione urbana. Ottocentomila euro sono quelli invece investiti dal Comune di Bergamo.