I chiarimenti

Carrara, Gandi risponde all'opposizione: «L'omissione nel verbale? Leggenda urbana»

Il vicesindaco e assessore alla Cultura ha smentito categoricamente che al documento manchi una parte, Pacelli scelta con gli stessi criteri con cui fu scelta Bagnoli

Carrara, Gandi risponde all'opposizione: «L'omissione nel verbale? Leggenda urbana»
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Arrivano ulteriori chiarimenti rispetto alle dinamiche che hanno portato alle dimissioni dell'ex direttrice dell'Accademia Carrara, Martina Bagnoli, e alla nomina di quella nuova, Maria Luisa Pacelli. L'occasione è quella delle risposte a due interrogazioni, presentate a inizio del novembre scorso in Consiglio comunale a Bergamo rispettivamente da Fratelli d'Italia e Forza Italia.

La presunta omissione nel verbale

In particolare, nella richiesta dell'8 novembre scorso, la consigliera Ida Tentorio (FdI) spiegava come dalla stampa si apprendeva che il CdA straordinario della Fondazione Carrara, riunitosi giovedì 31 ottobre, che ha accettato le dimissioni della Bagnoli, non era stato verbalizzato su richiesta del general manager Gianpietro Bonaldi.

«Esisterebbe quindi un CdA della Fondazione il cui sostanziale contenuto è riportato sui giornali quotidiani, ma che invece non esisterebbe negli atti ufficiali, addirittura, sembrerebbe, per richiesta del general manager».

Si chiedeva quindi se fosse vero che la redazione del verbale della riunione fosse stato redato in modo parziale o incompleto su richiesta di Bonaldi, così come se «un tale comportamento risponda a criteri di trasparenza e di corretta amministrazione in adempimento agli obblighi statutari della stessa Fondazione e alla concezione di buona, corretta e sana amministrazione di questa Giunta, del sindaco e del Comune di Bergamo, in rapporto alla necessaria trasparenza nei confronti dei propri concittadini».

Rispetto alla migrazione della Bagnoli verso per lei più felici luoghi, ha domandato chiarimenti anche Giulia Ceci (FI), riguardo le motivazioni dettagliate emerse durante il Consiglio di Amministrazione, ma anche se la Giunta non ritenesse di dover modificare il modello duale (direttrice e general manager) per prevenire simili situazioni in futuro e i criteri di selezione della nuova direttrice.

«La mancata trascrizione? Leggenda urbana»

«Nel corso del CdA straordinario del 31 ottobre, la dottoressa Bagnoli ha confermato la volontà di dimettersi, ma non ha rassegnato le dimissioni in via formale, anche perché - come è noto - le dimissioni, per essere valide, devono essere rassegnate tramite apposita procedura telematica - ha chiarito nella sua risposta a Tentorio il vicesindaco e assessore alla Cultura, Sergio Gandi -. Le dimissioni sono state formalizzate da Bagnoli soltanto due settimane dopo, il
14 novembre».

Arrivando alla questione del verbale, Gandi ha smentito categoricamente che sia stata omessa una sua parte su richiesta di Bonaldi: «Come sempre accade, e non potrebbe essere diversamente, è stato redatto apposito verbale di quella seduta, che è agli atti della Fondazione ed è stato formato in maniera integrale e nelle consuete modalità. Né vi sono state, ad opera del General Manager o di altri, richieste di altro segno o di altra natura. Il fatto che tale verbale non esisterebbe costituisce, al più, una leggenda urbana di cui si ignora l’origine, nonché - ad avviso di chi scrive - una illazione gravemente offensiva nei
confronti della Fondazione e dei suoi organi. Si respinge, dunque, ogni accusa di mancata trasparenza o correttezza verso la Fondazione e i cittadini».

Il sostegno all'attuale sistema

In seguito, nella sua risposta a Ceci, l'assessore alla Cultura ha invece dichiarato come Bagnoli fosse perfettamente consapevole delle modalità con cui la sua figura si sarebbe interfacciata con il general manager, in quanto erano specificate sia nel bando a cui aveva partecipato, sia nel successivo contratto che aveva dovuto firmare per diventare direttrice della Carrara.

Ha poi ribadito i risultati in termini di attività scientifica, sostenibilità economica (raccolta di risorse da un minimo di 0,8 ad un massimo di 1,9 milioni tra il 2015 e il 2023), di visitatori (oltre seicentomila in dieci anni, contro una media del periodo precedente non superiore a trentamila), che per lui «confermano che la modalità di governance attuale ha dato ottima prova di sé e si è rivelata efficace».

Per Pacelli stessi criteri

Per la nomina della Pacelli, avvenuta all'unanimità del CdA lo scorso 18 novembre, Gandi ha precisato che «si è ritenuto di utilizzare le valutazioni a suo tempo formulate nell’ambito della procedura per Bagnoli dalla commissione di esperti all’epoca nominati, considerando gli altri due profili che, insieme a lei, aveva individuato tra i 29 partecipanti come i migliori. Si trattava della dottoressa Pacelli e del dottor Paolo Plebani. La scelta di procedere con una nomina immediata - fondata su una selezione assolutamente attuale in quanto esperita pochi mesi prima - è stata adottata in considerazione dell’esigenza, ritenuta prioritaria, di dare quanto prima una nuova guida all’Accademia».

Commenti
Valter

Coraggio i primi sei mesi sono passati, ora ci aspettano ancora cinquantasei mesi di Carnevali e poi speriamo di non sbagliarci più alle prossime elezioni.

claudio

Credere alla stampa locale ( notoriamente schierata con il centrosinistra) o credere al vicesindaco di centrosinistra Gandi? A dire il vero, viene da dubitare di tutti quanti e mi vengono in mente i polveroni che si sollavano per non far capire nulla ai cittadini ( vedasi vicenda aeroporto ad es.).

Matteo

Se la stampa ha scritto che il verbale non c'è e Gandi invece sostiene che è stato regolarmente redatto e che dire il contrario costituisce "una illazione gravemente offensiva nei confronti della Fondazione e dei suoi organi", mi aspetto che partano querele. Se non partiranno le querele rimarrà il dubbio che certi articoli non siano poi così campati in aria.

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