la critica

Cartelli indicano il “Paesaggio di Boccaleone”, ma il treno per Orio «lo cancellerà»

Da poco più di due mesi sono comparse indicazioni che non si capisce dove conducano e cosa indichino. Il comitato di quartiere, con sarcasmo, attacca il Comune

Cartelli indicano il “Paesaggio di Boccaleone”, ma il treno per Orio «lo cancellerà»
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Da poco più di due mesi, nell’area intorno alle vie Bianconi, Pollack, Piacentini e Gasparini, nel quartiere di Boccaleone, sono comparsi cartelli che indicano il “Paesaggio di Boccaleone”. Peccato però che la segnaletica faccia girare in tondo e a vuoto, senza far capire a chi volesse seguire le indicazioni quale effettivamente sia il paesaggio di Boccaleone cui dovrebbero condurre.

Un posteggio? Una cancellata? I palazzi del quartiere? Lo scopo di Palazzo Frizzoni nell’installare i cartelli resta un mistero, tanto che neanche gli abitanti del quartiere, interpellati da BergamoTv, hanno saputo dare una possibile spiegazione.

A farlo ci ha provato il comitato di quartiere di Boccaleone, non senza ironia. I cartelli sarebbero infatti stati ideati nell’ambito del progetto “Legami urbani”, promosso dal Comune di Bergamo ad inizio del 2017. Secondo le tempistiche previste in origine, però, i cartelli avrebbero dovuto fare la loro comparsa nel 2019. Inoltre, sempre nell’ambito del progetto “Legami urbani”, si sarebbe dovuta riqualificare anche la passerella pedonale che scavalca i binari della ferrovia.

«Se qualcuno desidera vedere il paesaggio del nostro quartiere, di cui siamo sempre più fieri e che intendiamo difendere ad ogni costo, venga al più presto ad ammirarlo perché non durerà molto». Ed è chiaro il riferimento al progetto del treno per Orio che taglierà in due Boccaleone.

Il comitato sottolinea infatti il comportamento contraddittorio tenuto dall’Amministrazione comunale, che da un lato non ha tutelato a dovere gli abitanti e il quartiere durante le fasi progettuali del treno per Orio e dall’altro punta a valorizzare il paesaggio di Boccaleone con cartelli montati due anni in ritardo e a indicare non si sa bene cosa.

«A Boccaleone c’è un paesaggio che sembra essere compreso e valorizzato solo dai residenti. È un territorio prezioso per la storia di Bergamo – spiegano i residenti -. Lungo le strade, ora trafficate, dietro portoni antichi si affacciano ville e parchi; un altro mondo. Boccaleone nei secoli passati era la campagna in cui le famiglie ricche trascorrevano le giornate estive in un luogo fresca, ammirando Città Alta».

Ed è proprio per tutelare questo patrimonio e far conoscere la storia di Boccaleone che il 22 giugno alle 20.45, nel teatro dell’oratorio del quartiere, il professor Renato Ferlinghetti, del centro studi sul territorio Lelio Pagani, terrà la conferenza “La periferia prima della periferia. I corpi santi di Bergamo tra storie interrotte e nuove prospettive di sviluppo”.

«Per il momento i campi ci sono ancora – conclude il comitato -. Boccaleone viene ritenuto un borgo di periferia, nemmeno storico secondo le carte del Comune. Il treno tra Bergamo e l’aeroporto di Orio al Serio non può cancellare un paesaggio e dividere il quartiere e i suoi abitanti. Occorre avere il coraggio e l’umiltà di fare un passo indietro e ripensare un progetto che unisca e non che divida, altrimenti sarà un fallimento per tutti».

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