Il ricorso

Che cosa c'è dietro la "guerra" fra Aprica e il Comune di Bergamo

Impugnato il piano di Palafrizzoni. Braccio di ferro per convincere il privato a rinviare l'intervento sull'area in cui ha sede l'azienda di gestione dei rifiuti

Che cosa c'è dietro la "guerra" fra Aprica e il Comune di Bergamo
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di Paolo Aresi

La vicenda è intrecciata, ma non difficile. Protagonisti: Aprica (nettezza e igiene urbana, cioè A2A) e Ferretti Casa. Comprimario il Comune di Bergamo.

Questione: l’Aprica deve lasciare il suo magazzino nonché sede operativa di via Moroni perché lì devono sorgere le torri di FerrettiCasa. Devono sorgere proprio lì per non andare a consumare suolo verde del Parco Ovest 2, quello che dalla massicciata della ferrovia va a confinare con la via Moroni.

In questo senso è stato trovato un accordo tra Ferretti Casa (proprietaria dei terreni del parco) e Comune di Bergamo. Aprica ha accettato di vendere l’area della sede operativa a Ferretti, in modo da chiudere il cerchio.

Ma settimana scorsa il colpo di scena: Aprica, società di A2A, partecipata all’un per cento circa dal Comune di Bergamo, ha fatto ricorso al Presidente della Repubblica chiedendo l’annullamento della delibera della giunta comunale del 15 novembre 2022 in cui si è approvato il piano attuativo del parco ovest 2; Aprica chiede inoltre di annullare la convenzione urbanistica riguardante il piano attuativo.

In pratica, Aprica chiede di bloccare tutto perché la società rischia di perdere la sua sede, ma quella nuova ancora è soltanto un progetto. Detta così, pare che Aprica abbia ragione di fare ricorso. Anche perché gestisce un servizio pubblico di primaria importanza per la città: il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti.

Aprica è proprietaria della piazzola ecologica (quella che chiamiamo “la discarica”) e del termovalorizzatore di via Goltara alla Grumellina. Quindi un servizio pubblico può venire sfrattato e privato di una sede dove operare, con il rischio di bloccare tutto?

La cosa appare meno chiara se si pensa che Aprica (A2A spa) ha già firmato un regolare preliminare di compravendita con FerrettiCasa. Quindi, che cosa succede? Perché l’accordo preliminare non andrebbe più bene?

Serve un’altra spiegazione. Aprica aveva accettato di vendere la sua sede operativa nel parco Ovest2 perché avrebbe dovuto trasferirsi in via Zanica (...)

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