«Così non va bene, serve un rilancio»: centrodestra duro su "I Maestri del Paesaggio"
Dopo l'interrogazione sul contributo di 47 mila euro all'associazione Arketipos, tutto il gruppo va unito e chiede un cambiamento radicale

In apertura, Piazza Vecchia Verde nell'edizione 2024
Dopo l'interrogazione presentata da Alessandro Carrara e Alberto Ribolla, entrambi consiglieri di minoranza per la Lega, sull'adeguatezza di un contributo alto - da ben 47 mila euro - riconosciuto dal Comune all'associazione Arketipos per il festival "Maestri del Paesaggio", tutto il centrodestra ora intende battere ferro su questo tema.
In particolare un comunicato congiunto di Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lista Pezzotta Sindaco sottolinea come questa interrogazione abbia «riportato l'attenzione pubblica su una serie di criticità che da tempo vengono evidenziate anche da numerosi cittadini e operatori del settore».
«Non soddisfacente»
Spiegano: «Si evidenzia come l'evento, pur continuando a beneficiare di un contributo pubblico di circa 47 mila euro annui, abbia progressivamente ridotto il numero e la qualità delle installazioni e delle iniziative collaterali, perdendo parte del valore culturale e partecipativo che aveva caratterizzato le sue prime edizioni. Tale situazione è stata confermata anche da articoli apparsi sulla stampa locale e da voci qualificate del settore».
In particolare, l'andamento della manifestazione viene giudicato «non soddisfacente, soprattutto in presenza di un sostegno economico costante da parte del Comune». Da qui quindi la volontà di aprire una riflessione seria sull'utilizzo delle risorse pubbliche e sull’effettiva ricaduta dell'evento sull'intera città.
La proposta
Il centrodestra però non si ferma alla critica, si fa anche portatore di nuove idee: «Le forze di opposizione, in modo unitario, ribadiscono inoltre di essere pronte a presentare un piano articolato per il rilancio dell'iniziativa, che sarà condiviso con l'Amministrazione qualora vi sia, da parte della stessa, l’umiltà e il buonsenso necessari ad ascoltare proposte costruttive. Il piano punta a una valorizzazione più diffusa e inclusiva, con l'obiettivo di riportare il festival a essere un appuntamento di riferimento per tutta la città, e non un evento esclusivamente simbolico o concentrato su singole aree».
Cambiare la governance
A questi punti aggiungono anche la richiesta di «valutare una revisione di governance dell'associazione Arketipos, introducendo forme di rappresentanza all'interno degli organi decisionali da parte degli enti pubblici finanziatori, quali il Comune di Bergamo e la Regione Lombardia. Una misura che garantirebbe maggiore trasparenza, controllo e coerenza rispetto agli obiettivi culturali e civici dell'evento».