Da lunedì l'Italia è gialla, anche se a Bergamo l'incidenza dei contagi tende al bianco
L'incidenza settimanale in Bergamasca è pari a 48 nuovi positivi ogni 100 mila abitanti. In calo anche l'indice Rt e la media giornaliera di nuovi casi

Da lunedì prossimo, dopo mesi di riaperture e marce indietro, tutta l’Italia sarà nuovamente colorata di giallo. L’indice Rt nazionale, tanto temuto in passato ma oggi meno “pesante” sulla bilancia delle chiusure, è in flessione da ormai due settimane e ieri ha toccato quota 0.78 (venerdì scorso era pari a 0.86). In calo, più o meno in tutta Italia è anche l’altro indicatore cui cittadini e istituzioni guardano ormai settimanalmente: l’incidenza dei contagi, che su scala nazionale è pari a 66 casi ogni 100 mila abitanti.
La regressione dell’epidemia nella Bergamasca
Ieri, venerdì 21 maggio, l’Ats di Bergamo ha ribadito, dopo il consueto monitoraggio del mercoledì, che la terza ondata del Covid in provincia è in «decremento importante, solido e consistente».
Una frase che tradotta in cifre porta con sé una media giornaliera di nuovi casi inferiore alle 100 positività, una quota di positivi al virus sul totale dei tamponi analizzati pari al 2,3% e, soprattutto, un’incidenza settimanale di 61 casi ogni 100 mila abitanti.
Incidenza che, però, negli ultimi giorni sta assumendo tonalità sempre più da zona bianca, essendo scesa ulteriormente a 48 positivi su 100 mila bergamaschi. Nel frattempo i Comuni in cui non si è registrato alcun contagio sono saliti a 96, dieci in più rispetto al monitoraggio eseguito dall’Ats la scorsa settimana; l’unico ambito critico resta quello della Valle Imagna, dove il virus pare abbia ripreso a circolare «ma su valori assoluti molto ridotti».
Il fronte dei vaccini
Nel frattempo l’apertura delle prenotazioni del vaccino ha fatto il botto anche tra i quarantenni, con oltre 500 mila prenotazioni tra i lombardi. «In Lombardia prevalgono buon senso e scienza – ha commentato ieri il presidente Attilio Fontana -. Oltre il 50 per cento dei lombardi ha già fatto la prima dose di vaccino o ha l’appuntamento per farla. Avanti così, verso un’estate libera».
Nella nostra provincia, a ieri, risultavano essersi prenotati 69.200 cittadini, pari al 37 per cento dei quarantenni residenti. Inoltre, risulta coperto con almeno una dose di vaccino più del 40 per cento della popolazione target.
I numeri lombardi
«L’impatto sulle strutture sanitarie è completamente gestibile, in quanto la quantità sia dei ricoveri ordinari, sia in terapia intensiva, è in continua diminuzione». Così ha rassicurato l’Ats di Bergamo, guardando al quadro relativo agli ospedali della nostra provincia.
In ogni caso, il calo della pressione esercitata dai malati sulle strutture sanitarie di tutta la regione si è consolidato anche durante gli ultimi sette giorni. In particolare, venerdì 14 maggio i pazienti in terapia intensiva erano 411 e quelli ricoverati nei reparti ordinari 2.251. In una settimana, i malati Covid nei reparti di area critica sono scesi a 298, quindi 113 in meno, mentre quelli ricoverati nei reparti ordinari nel complesso sono 1.566, pari a un calo di 685 pazienti.