Dieci privati ricorrono al Tar contro Parco dei Colli e Comune per la «cintura verde»
Palafrizzoni ha scelto di affiancare l'ente per difendere il proprio Pgt, che conferma l'ampliamento dell'area sottoposta a tutela ambientale
Il Comune di Bergamo si costituirà davanti al Tar di Brescia per quanto riguarda la questione sollevata da una decina di privati che hanno deciso di impugnare il Piano territoriale di coordinamento (Ptc) del Parco dei Colli di Bergamo. Palafrizzoni si sente chiamato in causa perché il Pgt del Comune, adottato lo scorso 16 ottobre dopo un lungo iter di approvazione, è legato a doppio filo con il Ptc del parco.
Il Ptc del Parco dei Colli
Per ricostruire la vicenda, si deve risalire all'ottobre 2022, quando una delibera di Giunta di Regione Lombardia ha previsto l'approvazione della «variante generale al Piano territoriale di coordinamento del Parco Regionale dei Colli di Bergamo». Il documento sottoponeva a un maggior vincolo un'ampia striscia di territorio (comunemente chiamata «cintura verde»), che va dal sistema dei castelli della Martinella fino al Polaresco, passando per i nuclei storici di Campagnola, Colognola e Grumello al Piano, dove ancora ci sono i segni dei "Corpi santi".
Il Pgt del Comune di Bergamo
A questa stessa striscia corrisponde la proposta di ampliamento del Parco dei Colli promossa dal Comune di Bergamo nel proprio Pgt, proposta che finalmente, dopo quasi cinque anni dalla sua presentazione da parte dell'allora assessore Leyla Ciagà e di Stefano Zenoni, è stata accolta. Un'occasione definita dal sindaco Giorgio Gori «storica», anche in quanto «primo vero ampliamento del Parco dalla sua nascita, più di 40 anni fa».
Perché sono legati
Dunque, se i ricorsi dei privati chiedono di annullare la variante generale al Ptc del Parco dei Colli, si ha anche un inevitabile riflesso anche sul Pgt del capoluogo. Da qui la decisione del Comune, presa in sede di Giunta lo scorso 11 gennaio, di autorizzare il Sindaco a costituirsi a fianco del Parco dei Colli di Bergamo.