In cerca di una soluzione

Difficoltà del mercato in via Spino, opposizioni all'attacco e Gori apre a «nuove idee»

La Lega parla di «fallimento», Forza Italia di «flop». Il sindaco e la maggioranza respingono le critiche, ma ammettono che il progetto va rivisto

Difficoltà del mercato in via Spino, opposizioni all'attacco e Gori apre a «nuove idee»
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Il Consiglio comunale di Bergamo svoltosi ieri, lunedì 23 maggio, è stato particolarmente acceso. Non solo per la discussione intorno agli episodi dell’adunata degli Alpini a Rimini, ma anche per la questione del mercato in via Spino, che non sta avendo i risultati sperati quando lo si spostò lì dalla Malpensata.

Alla fine è passata all’unanimità la proposta di sconto per il canone di occupazione del suolo pubblico per gli ambulanti, ma l’opposizione, in particolare la Lega, insiste sul fallimento del progetto, mentre addirittura Gianfranco Ceci di Forza Italia lo definisce «flop», sottolineando anche il dimezzamento degli utenti avvenuti dopo la migrazione del mercato.

Nel dibattito si è inserito anche il sindaco Giorgio Gori, il quale, pur non ammettendo in modo esplicito le difficoltà, ha dichiarato che «se qualcuno propone una soluzione migliorativa, c’è massima apertura». Come a dire che la situazione non è delle più floride.

Il progetto, del resto, non è stato difeso a spada tratta neanche dalla maggioranza: la consigliera del Pd Oriana Ruzzini ha proposto di collocare una trentina di bancarelle in Malpensata, ribadendo che il quartiere ha bisogno di maggiori attività. Sonia Coter dei Cinque Stelle ha avanzato l’ipotesi di azzerare addirittura il canone di locazione per gli ambulanti di via Spino. Dalle fila dell’opposizione, Luca Nosari (Bergamo ideale) ha chiesto che le bancarelle vengano divise tra piazzale Alpini, Malpensata e Sentierone, mentre Giacomo Stucchi (Lega) chiede che gli ambulanti vengano aiutati, dato che «si è generato un mercato per i ricchi e uno per i poveri, uno per italiani e uno per stranieri».

Un’affermazione, quest'ultima, che non è stata accolta da Gori, il quale ha affermato che non sono stati creati mercati di serie A e di serie B: «Gli ambulanti hanno scelto di spostarsi con un bando. Il mercato sul Sentierone sta andando bene, ma viene applicato il canone di quello di quartiere, faremo una revisione delle tariffe». Il primo cittadino ha poi escluso la possibilità che si torni in Malpensata, in quanto interessata dai lavori di ampliamento del parco.

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