La decisione

Il mercato di via Spino non decolla: il Comune rinnova lo sconto sul canone

La misura è stata prorogata con l'obiettivo di agevolare i commercianti, che continuano a essere scontenti

Il mercato di via Spino non decolla: il Comune rinnova lo sconto sul canone
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Il Comune di Bergamo ha deciso di prorogare anche per quest'anno la misura che prevede lo sconto sul pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico, a supporto degli esercenti del mercato di via Spino. Da ormai due anni a questa parte, infatti, i costi giornalieri al metro quadrato a carico degli ambulanti è ridotto di 30 centesimi: chi vende beni durevoli pagherà così 0,41 euro al giorno per ogni metro quadrato (al posto di 0,70), mentre per coloro che vendono alimentari il costo è di 0,53 euro (invece di 0,83). Con un notevole risparmio sul lungo termine per i commercianti.

Tuttavia, nonostante lo sconto, proseguono le polemiche sulla collocazione del mercato, che nel gennaio del 2020 si è trasferito dalla più centrale Malpensata a via Spino. Come affermato dagli esercenti, infatti, la nuova posizione si trova in una zona troppo periferica e dunque meno frequentata, con ovvi svantaggi per tutti – utenti e ambulanti. Anche i parcheggi sarebbero insufficienti e spesso occupati da coloro che lavorano nei vicini uffici. Escluso (momentaneamente) un altro trasferimento, magari in piazzale Alpini, per «ragioni quantitative».
Inizialmente, a gennaio 2020, il Comune aveva applicato alcune agevolazioni per rendere il trasloco meno “traumatico”, organizzando ad esempio una navetta di collegamento tra il piazzale della Malpensata e via Pandini. Tuttavia anche il mercato di via Spino è stato fortemente penalizzato dalla prima ondata di Covid, arrivata un paio di mesi più tardi, che lo hanno portato a subire un'importante battuta di arresto.

Perciò l'Amministrazione ha deciso di tagliare il prezzo del canone per agevolare gli ambulanti, rinnovando la misura per il secondo anno consecutivo. «Negli ultimi due anni – ha spiegato il vicesindaco e assessore al Bilancio Sergio Gandi al Corriere Bergamo, che ha riportato la notizia – gli esercenti con banchi di generi alimentari hanno lavorato a spizzichi e bocconi con grandi difficoltà. È un provvedimento che, personalmente, ritengo aiuti gli operatori in un momento di difficoltà».
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