Dopo l'alluvione del settembre scorso, la rinascita di Torre Boldone parte dai sentieri
I percorsi colpiti dagli allagamenti sette mesi fa stanno tornando fruibili grazie al lavoro instancabile dei volontari antincendio boschivo

di Andrea Carullo
A breve i sentieri di Torre Boldone potranno tornare a essere percorribili in tutta sicurezza. E il merito è dell’associazione dei volontari antincendio boschivo, che negli ultimi mesi hanno lavorato senza sosta per ripristinare quei percorsi rimasti coinvolti nell’alluvione che a settembre ha colpito Bergamo e, in particolare, tutto il territorio di Torre Boldone.
«Non sta a noi definire quando i sentieri potranno riaprire – sottolinea Maurizio Pellizzoli, membro dei volontari –, ma possiamo dire di aver fatto tutto ciò che era in nostro potere e che, tutto sommato, adesso sono in sicurezza».

Proprio in questi giorni, infatti, i volontari dell’Aib hanno pulito, tagliato e recuperato le piante secche cadute nel Gardellone che ostruivano il corso naturale dell'acqua.
Ma non solo: «Ci siamo occupati di manutenzione e cura del verde, di pulizia e taglio degli alberi, per esempio con l’ausilio di motoseghe e decespugliatori. L’alluvione ha impattato in maniera pesante e negativa sul nostro lavoro, ma anche e soprattutto sul territorio di Torre. Ancora oggi, lungo i sentieri, ci sono parecchie frane che abbiamo cercato di tamponare, ma si vedono. Intere zone sono rimaste senza alberi e, perciò, il terreno è friabile e quando piove a volte è successo che abbiamo dovuto rifare un lavoro che era venuto meno».

Un’onda lunga di lavoro costante, settimana dopo settimana, che risale proprio a quel giorno di settembre.
«Quel nove settembre siamo intervenuti – racconta Pellizzoli –, raccordati da una figura apicale che è quella del sindaco, Simonetta Farnedi, con l’aiuto anche degli Alpini e di diversi rappresentanti comunali. Abbiamo dato la nostra massima disponibilità (...)