Il progetto

Bergamo, ecco i rendering di come sarà la discussa recinzione di Piazzale Alpini

Stanziati 800mila euro da Palazzo Frizzoni, per la realizzazione del perimetro di sicurezza intorno allo spazio per concerti ed eventi, con porte girevoli di ferro

Bergamo, ecco i rendering di come sarà la discussa recinzione di Piazzale Alpini
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Palazzo Frizzoni ha pubblicato sul sito del Comune, insieme alla delibera di Giunta di martedì 6 dicembre scorso, anche i render della futura recinzione che delimiterà Piazzale Alpini, attualmente impiegata per spettacoli, manifestazioni ed eventi. 

Una decisione molto discussa

Una scelta che ha fatto molto discutere, dopo che a inizio del mese scorso la maggioranza in Consiglio comunale si era spaccata sulla proposta di stanziamento di ottocentomila euro per il progetto, che comprende sia il rifacimento delle aree verdi che la realizzazione di queste sorta di inferriate.

Alla fine, l'idea era passata con 16 sì e 15 no, in pratica per il rotto della cuffia, se si tiene conto che nella coalizione che sostiene l'Amministrazione si erano sfilati Simone Paganoni di Patto Civico, con Monica Corbani e Oriana Ruzzini di Ambiente partecipazione futuro.

La decisione sarebbe arrivata dopo la constatazione che le barriere mobili (arrivate nell'estate del 2021), trasparenti e semitrasparenti, impedivano a chi stava all'esterno di poter fruire della vista del Piazzale e, comunque, erano poco pratiche per il loro scopo, ovvero quello di tenere fuori i soggetti indesiderati.

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Il progetto della recinzione

La recinzione verrà realizzata da un raggruppamento temporaneo di professionisti, composto dalla società capogruppo Cn10 architetti di Gianluca Gelmini, che si era occupato anche della riqualificazione di piazza Dante, oltre che dall’ingegner Donato Musci del Bosi e Associati Studio di Ingegneria e dall’architetto Matteo Calvi.

Nella relazione tecnica, si specifica che lo spazio sarà comunque aperto e risulterà possibile attraversarlo sia di giorno, che di sera.  Cosa che, a dire il vero, al momento è piuttosto rara, se non fosse per gli studenti che devono raggiungere le scuole lì intorno al mattino.

Le inferriate saranno costituite da profili di ferro dal disegno variegato, che permetteranno di vedere all'interno dalle strade adiacenti.

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In questo modo, nei confini di questa "zona di sicurezza" verranno compresi anche il corridoio a lato dell'Urban center e quello frontale all'istituto Vittorio Emanuele, che invece ora sono separati. Di conseguenza, si eviterà la presenza di zone cieche, in cui i problemi di sicurezza vengono riscontrati quotidianamente. Come si capisce dalla planimetria, la perimetrazione sarà di due tipologie diverse: una fissa, che caratterizzerà il lato su via Mai, e una a portali mobili, presenti su viale Papa Giovanni XXIII, all'ingresso del Vittorio Emanuele e sui due varchi a lato dell'Urban center.

La planimetria del progetto

In pratica, le sezioni mobili saranno costituite da segmenti a cornice rotante, sollevata di cinque centimetri dal terreno, con profili di ferro (le grate) da cento per quindici millimetri.

Sulla base del cronoprogramma, i lavori dovrebbero iniziare a fine gennaio, con verifica dei sottoservizi e preparazione in officina di recinzione e cancelli, e concludersi a fine maggio dell'anno prossimo, con i successivi collaudi.

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Il dettaglio degli ingressi all'Urban center

dettaglio portali piazzale alpini
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Il dettaglio dei portali in Piazzale Alpini

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