risalita dei contagi

Focolaio di Covid, la Valle Imagna si chiude per due settimane. Stop a scuole ed eventi

Si tratta di misure precauzionali. L'Ats in settimana aveva evidenziato che l'area critica nella Bergamasca era quella «afferente all'ambito della Valle Imagna e di Villa d'Almè»

Focolaio di Covid, la Valle Imagna si chiude per due settimane. Stop a scuole ed eventi
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La diffusione del Covid in Valle Imagna alimenta nuovamente le preoccupazioni dei sindaci locali, tanto che per le prossime due settimane è stato disposto lo stop alle attività scolastiche in presenza, alle manifestazioni con il pubblico e sono state limitate anche le attività nelle chiese.

Fino al 5 giugno resteranno chiuse le scuole dell’infanzia di Berbenno, Corna Imagna, Locatello e Ponte Giurino, le elementari di Berbenno, Corna Imagna, Locatello, Mazzoleni, Ponte Giurino, Rota Imagna e Selino Basso e le scuole medie di Berbenno e Selino Basso, oltre alle scuole paritarie e i nidi. Vietati anche battesimi, prime comunioni, cresime e matrimoni in chiesa.

Misure precauzionali ormai note, messe in atto con ordinanze firmate dai primi cittadini di Corna Imagna, Sant’Omobono, Locatello, Bedulita e Rota Imagna. L’obiettivo è di contenere i contagi che, in termini assoluti, non mostrano cifre esorbitanti, ma che se rapportati al numero totale degli abitanti della Valle assumono un certo rilievo.

Le prime avvisaglie di una ripresa dell’epidemia erano emerse già mercoledì scorso, quando l’Ats di Bergamo aveva specificato che la principale area critica era rappresentata «dal territorio afferente all'ambito della Valle Imagna e di Villa d’Almè».

In particolare nel Comune di Corna Imagna, dove i casi positivi erano più che triplicati, passando in una settimana da 7 a 24. Focolaio che poi è cresciuto fino a comprendere, come riporta CorriereBergamo, 35 contagiati su un totale di 930 abitanti. In tutta la valle i casi positivi accertati tra il 12 e il 18 maggio sono stati 50, contro i 34 della settimana precedente, concentrati soprattutto tra Berbenno e Sant’Omobono.

Fortunatamente pare che il picco sia stato raggiunto e i casi segnalati non sono gravi, essendo stati contagiati giovani oppure adulti già vaccinati.

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