I tre momenti

Foto e parole della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid a Bergamo

L'evento a cinque anni dalla pandemia è stato scandito da tre appuntamenti: il primo al cimitero, poi a Palafrizzoni, infine al Bosco della memoria

Foto e parole della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid a Bergamo
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La partenza non poteva essere che dal cimitero, il luogo dove l'emergenza ha assunto le sue tinte più scure cinque anni fa, nel pieno dell'emergenza.

A Bergamo hanno preso il via da qui  le celebrazioni commemorative per la Giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid che si sono poi articolate lungo tutta la mattinata di oggi, 18 marzo, con il passaggio prima da Palazzo Frizzoni e, infine, al Bosco della Memoria.

Nella chiesa svuotata

Al cimitero, dopo la lettura della preghiera di Ernesto Olivero incisa sulla stele fuori dalla Chiesa di Ognissanti, la sindaca Elena Carnevali ha posato una corona di fiori prima di trasferirsi, insieme alle principali istituzioni cittadine (presente anche il prefetto Luca Rotondi), all'interno del tempio. L'impatto è stato immediato: questo era infatti stato svuotato dei banchi, proprio come cinque anni fa, quando non si sapeva più dove mettere le vittime.

L'importanza della comunità

Qui ha preso la parola il vescovo Francesco Beschi, che ha sottolineato il valore e l'importanza della comunione, che ai tempi del Covid ha saputo preservarsi nonostante le chiese e le piazze vuote. Presente anche la ministra alla Disabilità, Alessandra Locatelli, che ha sottolineato il «messaggio di forza e speranza di quei giorni, perché il riscatto a Bergamo e in Lombardia è arrivato dall'unione e dallo stare insieme per trovare soluzioni».

Qui inoltre, lungo tutta la giornata, è stata allestita l'opera sonora Oltre il silenzio di Giotto Orsini, allievo dell'Accademia di Belle Arti di Bergamo.

La mostra a Palafrizzoni

Le celebrazioni si sono poi spostate a Palazzo Frizzoni, nell'aula consiliare allestita con dei pannelli che ritraggono alcuni dei momenti più drammatici, fermati dagli scatti del fotografo Lorenzo Zelaschi e da un'inedita documentazione fotografica realizzata dal personale del Cimitero Monumentale nel 2020.

Le testimonianze

Qui, accompagnate all'inizio e alla fine dal coro Intelletto d'amore (formato da persone con disabilità), le voci di Pietro Foresti, Ettore Consonni, Silvia Galimberti, Orsola Saporiti e Doriana Morselli hanno riportato i presenti a quei giorni del marzo 2020 fatti di paura, malattia, spavento e speranza. Le loro sono solo alcune delle testimonianze raccolte ne La memoria è oggi, il podcast del Comune di Bergamo, e realizzato dalla giornalista Fabiana Tinaglia, per raccogliere i vissuti di donne e uomini dei Centri per Tutte le Età della città che hanno affrontano la pandemia in un percorso di rielaborazione del dolore.

Alle 12, mentre su iniziativa della Conferenza episcopale lombarda le campane di tutta la Lombardia hanno risuonato a lutto, a Bergamo le celebrazioni si sono spostate nuovamente, questa volta al Bosco della Memoria.

Gli interventi

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La sindaca Elena Carnevali

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La ministra Alessandra Locatelli

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Guido Bertolaso

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Qui si sono tenuti gli interventi più istituzionali del ministro alla Disabilità, Alessandra Locatelli, della sindaca Elena Carnevali, del presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi, dell direttore generale dell'Asst Papa Giovanni XXIII, Francesco Locati, e dell'assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso. L'inno d'Italia e d'Europa è risuonato tra le piante che stanno crescendo a memoria delle vittime del Covid: la prima è stata posata quattro anni fa alla presenza dell’allora presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Spazio ai giovani

Nel suo discorso, la sindaca ha voluto ricordare dei giovani che al tempo del Covid sono stati costretti a casa, senza più uscite con amici o socialità a scuola: «È stata una scelta condivisa insieme alla Giunta, quella di dare protagonismo agli studenti e alle studentesse in ogni tappa di questa giornata. In tante forme: valorizzando le passioni, i talenti artistici e musicali, la creatività e la voglia di sperimentare in modo nuovo il racconto, il vissuto, i sentimenti, la scoperta del presente attraverso la riflessione sulle esperienze passate. Cinque anni fa molti di loro frequentavano le scuole medie. Privati di spazi di socialità e di un pezzo della loro crescita, hanno dovuto adattarsi a un nuovo modo di fare didattica, affrontando il distacco imposto dal lockdown. Hanno vissuto la solitudine, le paure, lo smarrimento e un costante senso di angoscia, accompagnato dall'incertezza sul futuro. Sono più di 100 ora, qui, e per questo ringrazio gli istituti e le scuole che hanno accolto questa opportunità. La scoperta di oggi sono loro!».

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folla
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tracanna
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Accompagnati da Tino Tracanna, i cento gli studenti delle scuole superiori hanno partecipato infatti a una "azione di memoria" per elaborare il Covid.

Altri appuntamenti

Altri momenti sono previsti per questa sera:

  • 20.30, nell’auditorium Parenzan dell'ospedale, lo spettacolo Giorni muti, notti bianche (tutto esaurito), con protagonisti i medici e gli infermieri che lavorarono senza sosta contro il Covid
  • 20.30, nella basilica di Santa Maria Maggiore, il concerto In memoriam, proposto dalla Mia
  • 20.45, a Seriate, la Via Crucis con partenza dalla chiesa giubilare di San Papa Giovanni XXIII a Paderno e arrivo alla chiesa di San Giuseppe, che durante la pandemia accolse oltre 270 salme da tutta la provincia in attesa di cremazione.
Commenti
Giuseppe Francesco

Li avete visti e sentiti bene gli aerei che atterravano sopra la città???? Avete capito finalmente la devastazione che dobbiamo sopportare da anni???

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