Gioco d'azzardo patologico: Ats e banche unite, per aiutare i clienti in difficoltà a chiedere aiuto
In provincia di Bergamo sarebbero oltre 20 mila le persone dipendenti dal gioco d’azzardo. Nel 2019, però, solo 484 bergamaschi si sono rivolti ai servizi delle dipendenze
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Secondo una stima riferita all’indagine nazionale realizzata dall’Istituto superiore di sanità e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel 2017-’18, in provincia di Bergamo sarebbero oltre 20 mila le persone che soffrono di gioco d’azzardo patologico. Nel 2019, però, solo 484 bergamaschi si sono rivolti ai servizi delle dipendenze, pubblici o privati, per risolvere questa dipendenza.
Per migliorare la capacità d’intercettare precocemente i giocatori problematici, indirizzandoli verso la rete dei servizi di accoglienza e presa in carico, sono scese in campo Bper Banca, Banca di Credito Cooperativo Oglio e Serio e Banca Etica che, in collaborazione con la cooperativa Piccolo Principe, parteciperanno al laboratorio formativo per responsabili di filiale realizzato dall’Ats di Bergamo.
L’attività si svolgerà domani, martedì 6 luglio, e il martedì successivo (13 luglio), dalle 15 alle 18. «Il fenomeno del disturbo da gioco d’azzardo – sottolinea il direttore generale dell’Ats, Massimo Giupponi - è un problema che riguarda un numero significativo di persone residenti nella nostra provincia».
Una problematica aggravata dalle difficoltà economiche e sociali innescate dalla pandemia, in virtù delle quali molta gente è rimasta senza lavoro e che ora rischia di vedere nell’azzardo l’ancora di salvezza per riuscire a guadagnare abbastanza per far fronte alle spese.
«Le banche, oltre a essere diffuse su tutto il territorio, spesso gestiscono clienti con conti correnti in sofferenza proprio a causa di problemi legati al gioco d’azzardo – aggiunge il direttore sanitario Michele Sofia -, direttore sanitario di Ats Bergamo -. L’Ats, dal 2018, ha attivato una collaborazione con alcuni istituti di credito cittadini. Chi lavora in banca deve poter avere a disposizione gli strumenti adeguati per gestire le relazioni con i clienti in difficoltà economica a causa del gioco patologico».
Il laboratorio formativo si svolgerà negli spazi concessi da Domitys Quarto Verde, in via Pinamonte da Brembate, a Bergamo. È possibile iscriversi al SEGUENTE LINK.
«È un progetto pilota, rivolto ai responsabili delle filiali delle banche coinvolte – conclude il dottor Luca Biffi, responsabile dell’ufficio dipendenze dell’Ats e tra i relatori che parteciperanno all’incontro -. Cercheremo di fornire loro strumenti per gestire un momento particolarmente critico e delicato, attraverso interventi di “moral suasion" per aiutare il cliente a rendersi conto del problema e ad attivare percorsi di supporto».