I commercianti di Borgo Santa Caterina non ne possono più: bisogni di cani ovunque
Fuori dai negozi, sulle loro cler, tra i tavolini dei bar... Le deiezioni canine abbandonate e non risciacquate sono un problema
di Marta Belotti
In Borgo Santa Caterina, a Bergamo, le mattinate iniziano a suon di secchiate d'acqua. Il motivo sono le deiezioni canine. La via è infatti frequentata da padroni con i propri amici a quattro zampe, che talvolta, per non dire spesso, lasciano ai propri animali la libertà di fare pipì su marciapiedi, cestini, paletti e anche su paratie e cler dei negozi. I commercianti non ne possono più.
Ingressi rovinati
«Ho dovuto sostituire più volte le paratie, perché si ammaloravano proprio per colpa delle pipì dei cani - sottolinea Giovanni Perico di "Vini e Sfizi" -. Non se ne può più. Qualche volta sembrano provocarti apposta, perché tu li vedi mentre passano e lasciano i loro ricordini davanti all'ingresso, dove io tra l'altro ho anche i tavolini».
Di fronte, dal bar Daldea, concordano: «Anche io ho un cane, però giro con la borraccia. Non farà molto, ma almeno non rimane la chiazza e d'estate non si alza la puzza. Poi nei dintorni comunque non mancano delle aree verdi o delle piccole aiuole. Basta spostarsi».
Ricordini... solidi
Il problema non è solo la pipì, che consuma le paratie ma anche i cestini, i vasi, i muri e lascia degli schizzi scuri sui marciapiedi. Non mancano infatti anche "ricordini" solidi, meno frequenti fortunatamente, ma più sostanziosi. «L'altro giorno una signora stava osservando la mia vetrina quando d'improvviso ha centrato in pieno uno di questi ricordini lasciato poco prima», racconta la proprietaria di "Sa-Rò", negozio aperto da poco . «Questa via è bella, piena di negozietti e di commercianti. Mi trovo bene per tutto, l'unico problema è proprio questo».
Nel caso appena raccontato, la sfortunata è stata una passante, ma qualche volta lo sono i commercianti stessi. «Una mattina mi è capitato di trovare un ricordino direttamente sulla maniglia della cler. Stavo per appoggiarci la mano. È stato davvero terribile - aggiunge la titolare di un'altra attività della via -. Questa è stata l’avventura peggiore, ma il problema, a varie misure, c’è quotidianamente. Spesso, tornati dalla pausa pranzo, serve ripulire tutto, perché tra l'una e le due molti portano a passeggiare il cane. E le conseguenze sono evidenti».
Non meno che altrove?
Camminando lungo la via, effettivamente, ci si accorge della presenza sia di tanti cani al guinzaglio che camminano con i propri padroni, sia di ricordini di vario tipo sui marciapiedi. In certi punti, lo slalom è d'obbligo. Roberto della libreria Ubik riflette: «Abito in Borgo Palazzo e posso dire che la situazione è simile anche lì. Il fatto è che qui a ogni porta c'è un commerciante, che giustamente ci tiene al decoro e alla pulizia. Basterebbe un po' più di attenzione da parte dei padroni».
La richiesta
Il problema quindi c'è, e forse non meno che altrove, ma in Borgo Santa Caterina è particolarmente sentito. Da qui la richiesta di aiuto rivolta dai commercianti al Comune. «È un tema ormai ricorrente e tra i principali delle riunioni della nostra associazione dei commercianti di Borgo Santa Caterina - spiega sempre Giovanni Perico -. In genere, ci ritroviamo e discutiamo tra di noi, ma poi i temi più importanti vengono riferiti dai nostri rappresentanti al Duc di Bergamo. Lì arrivano le questioni che riteniamo più importanti. E questa è una di quelle. Speriamo di avere qualche riscontro».
L obbligo del pannolino o passeggino per cani da casa al parco
E qui non c'entrano i ragazzi che frequentano i bar alla sera, ma signore e signori del quartiere che pascolano Fido ma hanno schifo a tirar su la sua cacca.
E' così difficile raccogliere le deiezioni canine e spargere dell'acqua sopra le pipì lasciate nel Borgo D'oro(?) Chi passa per la pulizia delle vie laterali ? Via Longo , comoda scorciatoia per il Borgo, divenuta ormai famosa per portare "a spasso" i cani è davvero indecente...
Purtroppo la maleducazione, l'assenza di norme più restrittive e controlli preventivi, atti a sensibilizzare, censurare e sanzionare i proprietari, consentono che il fenomeno si amplifichi. Sacchetti, bottigliette d'acqua e verifiche condotte, anche da personale in borghese, potrebbero disincentivare il fenomeno dilagante.
Fateli pulire con la lingua.