Quartiere di Redona

Il Comitato "No chiusura Leone XIII" attacca: «Polo civico e associazioni non sono imparziali»

Il gruppo preferirebbe una Ztl e chiede i verbali che proverebbero l'appoggio dei residenti delle vie al progetto del Comune

Il Comitato "No chiusura Leone XIII" attacca: «Polo civico e associazioni non sono imparziali»
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Il Comitato "No chiusura Leone XIII" di Bergamo torna alla carica per la riapertura della strada nel quartiere di Redona, stavolta in una lettera indirizzata all'assessore Stefano Zenoni ed al sindaco Giorgio Gori.

Il gruppo chiede la sostituzione della chiusura ai veicoli per tutte le ventiquattr'ore con una Ztl, in stile Città Alta, che eviterebbe il congestionamento del traffico nelle vie limitrofe, che per loro ha causato un peggioramento della qualità della vita dei residenti.

La riunione di maggio

Una questione fatta presente anche alla riunione al Polo civico, tenutasi lo scorso 18 maggio 2023 con la partecipazione delle associazioni che fanno capo al Polo, il Comitato per Redona e lo stesso Comitato contro la chiusura. Delle quali, però, quest'ultimo contesta la parzialità: «Il Polo Civico di Redona è un braccio operativo territoriale della Giunta, pertanto non è da considerarsi un organo imparziale e indipendente. Inoltre le associazioni e i gruppi che afferiscono al Polo civico sono delle entità ricreative e di supporto alla persona “autoreferenziali”, pertanto non rappresentative dei cittadini residenti a Redona».

All'incontro il nuovo presidente del Comitato per Redona, Parazzini, si è detto chiaramente favorevole alla pedonalizzazione di via Leone XIII, adducendo come motivazioni la sicurezza delle famiglie, dei luoghi di aggregazione e incontro e il vantaggio di avere così ottenuto una piazza. Ribadendo, tra l'altro, che i cittadini sono stati in passato coinvolti nella trasformazione urbanistica.

Le critiche del Comitato

Una serie di punti che, però, vengono contestati dal Comitato contro la chiusura: «A oggi, sebbene siano state inviate tre e-mail (protocollate dal Comune di Bergamo) , il Comitato per Redona non ha ancora portato le evidenze, da noi richieste, circa i vari passaggi che sono stati fatti con i residenti e cioè le prove di dove e quando sono avvenuti questi confronti, ovvero i verbali delle relative riunioni - hanno spiegato i membri del gruppo nella lettera -. Idem con riguardo alla richiesta dei risultati di studi e simulazioni del traffico ex-ante chiusura della via Leone XIII».

A tal proposito, l'associazione ha sollecitato Parazzini a rendere disponibile la lista dei residenti che appartenevano al Comitato per Redona, al momento dell’entrata in vigore dell’Ordinanza di pedonalizzazione il 31 dicembre 2020, che risiedono lungo le vie oggetto della petizione lanciata l'anno scorso, per chiederne la riapertura a cui è seguita una contro-raccolta firme di chi, invece, vuole rimanga interdetta alle auto. Ha inoltre chiesto, come fatto anche in passato, ad assessore e primo cittadino di rendere note le evidenze e gli studi sul traffico nel quartiere.

Commenti
lele

Son convinto anch' io che la chiusura serva a poco o a nulla , purtroppo però già adesso che ci passa solo il pulman atb le lastre si stanno già muovendo...chissà dopo....

Mariano Giusti

Richiesta di ztl = conferma che la protesta è il capriccio di un residente (devo passare solo io perché sono più importante degli altri)

FLAVIO CATTANEO

La via va riaperta al traffico …. La piazza è inutile … altra schifezza fatta dalla giunta Gori io abito a REDONA e per tornare a casa devo fare un percorso con perdita di tempo e spesso con code. Riaprire la via subito

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