Il Comune di Bergamo approva il progetto definitivo della nuova Gamec: ecco come sarà
Si tratta di un investimento complessivo da 18 milioni (6 dal Pnrr). Interventi anche nell'area circostante. Le immagini degli architetti
Non solo l'ultima fase dei lavori allo stadio e il progetto di riqualificazione del quartiere di Colognola: la Giunta Gori, ieri (4 agosto), ha anche approvato il progetto definitivo della nuova Gamec, che sorgerà nella struttura che attualmente ospita il Palazzetto dello Sport in via Pitentino.
L’intervento avrà un costo complessivo di circa 18 milioni di euro, di cui oltre 6 milioni provenienti dal Pnrr - nell’ambito del bando rigenerazione urbana - e altri 6 milioni promessi nel 2017 da Fondazione Ubi Banca Popolare. L’inizio del cantiere è previsto dopo la chiusura della prossima stagione sportiva, cioè intorno alla primavera del 2023. Nei prossimi mesi sarà realizzata la progettazione esecutiva della struttura, seguiranno le procedure di gara europea previste dalle norme e, infine, l’assegnazione dei lavori.
Come sarà la nuova Gamec
Il progetto definitivo conferma il mantenimento dell’attuale forma dell’impianto, ma verranno demolite le tribune e sarà realizzata al suo interno una grande “lanterna” (per la parte espositiva) attraverso la realizzazione di solai intermedi e sfruttando l’altezza dell’attuale campo di gioco. È previsto anche un ristorante panoramico all'ultimo piano (accessibile anche quando il museo sarà chiuso), un bar, un bookshop e tutti i servizi funzionali a una galleria d’arte. La superficie complessiva triplicherà: dagli attuali 2.200 metri quadrati si passerà a poco meno di seimila. È prevista poi la creazione del foyer del museo, una vera e propria piazza coperta interna a tutta altezza, «uno spazio aperto, attraente e in armonia con la nuova piazza esterna», spiega il Comune di Bergamo, disegnata da sedute, una fontana a giochi d’acqua e dei piccoli gazebo commerciali.
Uno scalone centrale scaverà l’ingresso al museo al primo e secondo livello con la galleria per esposizioni permanenti, ricavata all’interno del volume opalino che presenterà una serie di pannellature modulari mobili capaci di creare ambienti più o meno grandi e più o meno illuminati. Museo permanente e galleria temporanea saranno comunque accessibili in modo separato in modo da non ostacolare l’accesso al museo permanente durante l’allestimento delle mostre temporanee. Scale di sicurezza e ascensori posizionati simmetricamente completeranno il sistema di accessibilità e vie di fuga.
Il progetto è firmato dagli architetti Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, titolari dello studio C+S Architects (Treviso e Londra): «Abbiamo ereditato dal passato edifici di dimensioni e strutture generose e che oggi con difficoltà possiamo permetterci di realizzare - spiegano -. Crediamo sia necessario valorizzare edifici antichi perché sono spazi speciali a disposizione delle comunità, banche di energia e di materie prime, risorse per rigenerare parti di città. La trasformazione del palazzetto dello sport nella nuova Gamec è una di queste eredità che si trasforma in potenzialità, alla scala urbana, alla scala architettonica e alla scala dell’esperienza fisica dei cittadini. Il progetto diventa un ponte tra passato e futuro: da un lato mantiene una forte traccia delle strutture originali e dall’altro inventa un nuovo spazio».
Il nuovo volto di un'area della città
Il progetto della nuova Gamec si inserisce nella riqualificazione di un'area che si trasformerà molto nei prossimi anni, con i nuovi interventi previsti sulla caserma Montelungo, destinata a sede universitaria, e l’allargamento del parco Suardi con l’acquisizione degli orti di san Tomaso e la riqualificazione dell’ex Canossiane. A queste nuove trasformazioni si affianca la presenza di un’istituzione culturale tra le più importanti della città quale la vicina Accademia Carrara, anch'essa al centro di un progetto di revisione.
La nuova Gamec prevede un importante intervento anche all’esterno, nello spazio urbano che la circonderà, per migliorare l’accesso allo stesso museo. Interventi coinvolgono l’incrocio con via della Muraine, davanti alla vecchia caserma e, dalla parte opposta, tra via san Tomaso, Cesare Battisti e Borgo Santa Caterina, con il rifacimento della pavimentazione per meglio sottolineare la ricucitura delle parti che li delimitano e definiscono.
Lo spostamento della Galleria sarà possibile grazie anche agli altri importanti interventi in via di definizione per quanto riguarda le strutture sportive della città. Da un lato, infatti, è in via di realizzazione la nuova Arena Chorus Life da 6.500 posti, dall'altro il Comune ha da poco annunciato il prossimo abbattimento del Teatro Creberg per realizzare un nuovo Palazzetto dello Sport da almeno 2.500 posti.