Questione di priorità

Il Comune di Bergamo frena sui sogni di una nuova moschea del Centro culturale islamico

Per Palafrizzoni, innanzitutto va risolta la questione dell'altra associazione islamica, che è in causa con la Regione per la chiesetta degli ex Riuniti

Il Comune di Bergamo frena sui sogni di una nuova moschea del Centro culturale islamico
Pubblicato:
Aggiornato:

di Andrea Rossetti

Un “oratorio” islamico a Bergamo? «Sinceramente, preferisco non commentare. Non saprei cosa dire. Di concreto non c’è nulla, quindi... Se i rappresentanti del Centro culturale di via Cenisio vogliono fare due chiacchiere al riguardo, sanno dove trovarmi». Giacomo Angeloni, assessore della Giunta Gori con delega ai rapporti religiosi, chiude rapidamente la questione sollevata in un’intervista rilasciata al nostro giornale da Mohamed Saleh, referente dell’associazione musulmana cittadina.

Il «sogno» di trovare una nuova sede, più grande e finanziata attraverso i cinque milioni di euro della Qatar Charity Foundation attualmente bloccati a causa del procedimento giudiziario che vede imputata l’ex presidente del Centro culturale, Imad El Joulani, per Palazzo Frizzoni è un desiderata e nulla più. Certo non un’opzione percorribile a breve.

Il fatto è che l’apertura di una nuova moschea in città - perché, in concreto, è di questo che si tratta - non è un’opera semplice da realizzare. Sebbene la famigerata legge regionale “anti-moschee” sia stata dichiarata incostituzionale (nel dicembre 2019), persistono comunque dei passaggi burocratici di non semplice espletamento. Uno su tutti: prevedere degli spazi ad hoc nel Piano di governo del territorio (Pgt) comunale.

L’Amministrazione sta lavorando da tempo all’elaborazione del nuovo documento e ora siamo quasi alle battute finali. Se tutto filerà liscio, i giochi dovrebbero chiudersi per la prossima estate. L’impressione, dunque, è che Saleh e la sua comunità, ottenuta la promessa da parte della Qatar Charity di destinare comunque all’associazione, nonostante i problemi sorti nel 2015, i cinque milioni di euro, vogliano fare un po’ di pressioni affinché la Giunta preveda, nel Pgt, la possibilità di realizzare un nuovo luogo di culto a loro destinato.

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 8 dicembre, o in edizione digitale QUI

Seguici sui nostri canali