Il mercato di via Spino a Bergamo è un fallimento, riportiamolo alla Malpensata
Metà degli ambulanti ha gettato la spugna. Molti chiedono una nuova sistemazione, facilmente accessibile. Bene le bancarelle sul Sentierone
La notizia che i banchi del mercato di via Spino si siano quasi dimezzati in questi cinque anni non coglie di sorpresa e dispiace persino scrivere: “Noi lo avevamo previsto”.
Il trasferimento avvenne a fine 2019 con la decisione di spostare duecento banchi dal piazzale della Malpensata e via Spino mentre gli altri trentasei avrebbero raggiunto il piazzale degli Alpini, da poco trasformato in “spianata” degli Alpini con una diminuzione delle aiuole e un incremento della parte in pietra e asfalto. In piazzale Alpini arrivarono i banchi di qualità più pregiata, tutti gli altri raggiunsero l’area artigianale a sud est della città.
Su PrimaBergamo scrivevamo: «Una scelta che per molti peserà non poco sulla propria attività, vuoi perché ci saranno meno mezzi pubblici per raggiungere via Spino, vuoi perché signore più anziane residenti nel quartiere e che costituiscono una fetta importante della clientela del mercato saranno poco propense a spostarsi più lontano con le borse della spesa da trasportare».
La maggior parte degli ambulanti era convinta che avrebbe registrato una diminuzione di clientela e se ne lamentava. Anche le organizzazioni degli ambulanti avevano contrastato la decisione dell’amministrazione comunale, ma senza risultato. Gli ambulanti si erano lamentati anche perché ritenevano di non essere stati ascoltati.
Oggi, quasi la metà dei bancarellai ha lasciato via Spino, ha preferito trasferirsi in altri paesi. Soprattutto se ne sono andati gli ambulanti italiani o comunque che proponevano merce di una certa qualità. Dice un bancarellaio senegalese: «Venire qui è stato un errore, una forzatura voluta dall’amministrazione comunale perché voleva modificare il piazzale della Malpensata. Ma è stato uno sbaglio, il mercato poteva comunque restare là e avere una funzione per tutta la cittadinanza, soprattutto per le persone meno benestanti, originarie di Bergamo o immigrate da paesi lontani. La Malpensata era un riferimento anche per persone che arrivavano dalla provincia con il treno o con il pullman perché si trova vicino alle stazioni (...)
Perfettamente d’accordo con Matteo. Poi sullo scempio del centro cittadino, ed in particolare di piazza Dante, si potrebbe aprire un dibattito senza fine…
una delle tante scelte sbagliate della passata amministrazione ...era chiaro che spostando il mercato in una zona lontana dalle case popolari della Malpensata e perdipiu' non piu' servita dai molti mezzi di trasporto che servivano la precedente locazione avrebbe portato al fallimento del mercato frequentato da utenti più poveri..
Voi sicuramente sarete tutta gente che va al mercato ....... Malox x tutti
Allora: il risico è stato : togliere i parcheggi gratuiti e aprire un parcheggio a pagamento, di fronte. Al posto dei parcheggi vecchi e dello spazio x il mercato, allargare il parco. Tagliare il boschetto di via Spino per fare il nuovo mercato, sopra una colata di asfalto che giustamente in estate si scioglie. E ora si sta desertificando. E rimettere tutto con era prima? Gli alberi in via Spino, il mercato e i parcheggi sul piazzale Malpensata con relativi alberi (che nel frattempo sono scomparsi).
La scelta del mercato in v. Spino fu a dir poco demenziale ma non venne ostacolata come invece andava fatto. Trovare oggi altra dislocazione più funzionale e fruibile mi sembra molto difficile. Non dimentichiamo però che gli attuali Amministratori hanno avuto un eccezionale maestro oggi in Europa, a cui potrebbero chiedere consiglio.