Ordine pubblico

Il sindacato di polizia: «A Bergamo non c'è sicurezza. Fuori gli agenti dagli uffici»

Il segretario Roberto Villa: «Gli uomini delle volanti non sono sufficienti e i balordi fanno come vogliono, perché siamo in Italia»

Il sindacato di polizia: «A Bergamo non c'è sicurezza. Fuori gli agenti dagli uffici»
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Un commento molto duro quello indirizzato oggi (venerdì 13 settembre) a prefetto e questore dalla Fsp Polizia di Stato di Bergamo, il sindacato degli agenti, che chiede di «far uscire i poliziotti dagli uffici e rimetterli in strada». Il riferimento, in particolare, è alle operazioni di controllo del territorio, affidato alla Sezione Volanti dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, inquadrati in cinque squadre di sessanta agenti, quando nel 2022 erano 72, ovvero una dozzina in più di quelli attuali.

Per ogni turno sono operative dalle due alle tre volanti massimo, una dopo i recenti accordi del Comitato per l'ordine e la sicurezza è distolta dalle altre zone per presidiare la stazione, con risultati relativi o scarsi, spiegano, perché i fermati tornano liberi poco dopo. A ciò, si aggiunge l'impossibilità di soddisfare tutte le richieste d'intervento, lo stress degli uomini e le minacce e le violenze cui vengono ormai costantemente sottoposti. In certi casi, viene specificato, anche da gruppi di stranieri e in determinate aree ormai problematiche.

Fuori gli agenti dagli uffici

«Bisogna avere il coraggio di chiedere uomini al capo della polizia, in previsione del prossimo piano potenziamenti previsto con le assegnazioni ed i trasferimenti di fine anno - ha dichiarato il segretario provinciale del sindacato, Roberto Villa -. Nel frattempo, bisogna lavorare con le risorse a disposizione e mettere le giovani e volonterose leve in servizio di controllo del territorio. Ovvero tutti coloro che, ad oggi, sono impiegati in attività burocratiche sin dal primo giorno di servizio».

La carenza di personale che supporti l'operato dei colleghi è attribuito a una gestione ritenuta sbagliata: «Riteniamo inaccettabili le scelte della nostra Amministrazione, che non consentono di garantire un efficace controllo del territorio ma, fatto ancor più grave, il personale spesso mette a rischio la propria incolumità nell’affrontare interventi delicati e pericolosi, per la mancanza di altri equipaggi a supporto. Come già accaduto quando un equipaggio è stato accerchiato da gruppi di cittadini stranieri minacciosi».

I fermati tornano subito liberi

Dal 12 settembre 2024 fino al termine dell’anno scolastico, inoltre, il questore ha ritenuto opportuno impiegare ogni giorno una volante, dalle 7 alle 14.30, nella zona della stazione ferroviaria e alle autolinee, una decisione che però per il sindacato distoglierebbe gli operatori dal controllo del territorio nei settori di competenza.

«Sono all’ordine del giorno gli episodi di violenza con il frequente utilizzo di coltelli, spranghe e cocci di bottiglia come strumenti per farsi giustizia - ha raccontato Villa -. Una situazione fuori controllo, che genera paura e insicurezza tra la cittadinanza e che si sta allargando a macchia d’olio dalla stazione ferroviaria e le autolinee sino a via Paglia e viale Bonomelli, per le quali c'è stato di recente un confronto dei cittadini con l'Amministrazione, così come al piazzale della Malpensata e in via Bono».

Un certo senso di impotenza delle forze dell'ordine sembra trasparire dalle parole del segretario, quando sostiene che «sono sotto l’occhio di tutti i “balordi” che abitualmente stazionano per ore su panchine e marciapiedi dove bivaccano, si ubriacano e assumono sostanze di ogni genere. Ben sapendo che, male che vada, rischiano solamente di essere accompagnati in Questura per poi essere rilasciati poco dopo, perché qui siamo in Italia e si può fare tutto ciò che si vuole senza particolari conseguenze».

Non c'è sicurezza

In passato, il sindacato aveva fatto diversi appelli chiedendo la presenza fissa del Reparto Mobile nell’area da mezzogiorno a mezzanotte. Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica da quasi dieci anni ritiene però sufficiente la presenza in Piazzale Marconi di un solo equipaggio a rotazione tra polizia di Stato, carabinieri e polizia locale.

«Sebbene ci sia questa presenza, a poche centinaia di metri si verificano comunque furti, rapine e violenze. Per chi la strada la vive tutti i giorni, la situazione è ben chiara: non c’è più margine di ritorno, la sicurezza non è più garantita, la cittadinanza è stanca, impaurita e disgustata dal desolante scenario della propria città, per non dire gli stessi operatori di polizia, che si sentono abbandonati e considerati carne da macello» ha affermato Villa.

«Questi episodi purtroppo non vengono divulgati, perché per qualcuno è meglio far credere che sia tutto sotto controllo, piuttosto che dover ammettere i propri limiti. È giusto che la gente sappia che, se non vede passare la macchina della polizia sotto casa, è perché il personale preposto a vigilare nel suo quartiere è stato impiegato altrove, invece di predisporre equipaggi supplementari alle poche volanti presenti sul territorio bergamasco».

Commenti
Claudio

Il Sig. Villa ha tutto il mio plauso per le sue dichiarazioni. E quando dice " cittadinanza disgustata dallo stato della città:" ricordo lo slogan del centrosinistra in campagna elettorale: vedrai che Bergamo. Devo ridere o piangere? Patetici a dir poco.

Marcello

Ma come, anche i poliziotti hanno la "percezione dell'insicurezza"?? Allora non sono solo fisime di cittadini retrogradi e "poco accoglienti"... Hahahaha. Sento un fragoroso silenzio da parte di quelli che difendono sempre e comunque chi amministra questa città, anche e soprattutto schierandosi a sua difesa a prescindere, contro l'evidenza dei fatti.

Francesco Giuseppe

Ha ragione il sindacalista, li sappiamo tutti. In Italia la magistratura rilascia i criminali dopo poche ore fagli arresti, specie se non sono italiani. Ci si stupisce pou se qualcuno cerca di farsi giustizia da solo, come a Viareggio?

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