Il messaggio

Il video di auguri di fine anno del sindaco Giorgio Gori, con «Bergamo città illuminata»

Sebbene sia in vacanza in Marocco, il primo cittadino ha postato un filmato in cui ripercorre il 2022 e "lanciato" il 2023

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Alle spalle un quadro di Donizetti, al centro lui, Giorgio Gori, che dai suoi profili social oggi, sabato 31 dicembre, ha mandato il messaggio di auguri per un nuovo anno, anche se, segreto di Pulcinella svelato dalle storie Instagram della moglie, Cristina Parodi, il sindaco di Bergamo si trova in realtà in Marocco per le vacanze invernali.

Dal 2022 al 2023

Quelli di Gori sono di certo degli auguri, ma anche un riassunto di quello che è successo in questo 2022 e uno sguardo su quello che il 2023 ha in serbo. Dai tanti cantieri, che «hanno generato qualche disagio per gli automobilisti, ma sono anche simbolo di una città che è riemersa dopo il Covid, fino ad arrivare al tanto lavoro per Bergamo Brescia Capitale della Cultura».

A tal proposito, «il grande evento di inaugurazione è alle porte e devo ammettere che un po' di agitazione e di tensione c'è», ha confidato Gori lasciandosi sfuggire un sorriso. Prima di sottolineare: «È bello vedere due territori, con due capoluoghi, che diventano una capitale sola», per poi ringraziare i volontari e tutti coloro che si sono spesi e si stanno spendendo per l'evento.

Una città illuminata

Una città in movimento e una città per i giovani sono i due obiettivi che Gori ha messo sul piatto, spiegando come tra Brt, nuova linea Teb, investimenti sull'Università e sugli eventi, si stia già pedalando in quella direzione. Ma, soprattutto, Gori ha proposto Bergamo come una città illuminata, «non solo perché illuminata dalla cultura, ma anche perché di grandi vedute e aperta».

Per Bucha e tutti gli ucraini

Il primo e l'ultimo pensiero del sindaco di Bergamo è però andato ai più deboli. In apertura ha infatti ricordato che «Bergamo va abbastanza bene, una media che mette insieme aspetti differenti. Ma per chi fa fatica, sapere che il Pil di Bergamo è aumentato non cambia niente». Alla fine il pensiero del primo cittadino è andato al mondo, e in particolare a Bucha, città ucraina devastata dalla guerra che ha visitato lo scorso giugno.

«Grazie a Cesvi, stiamo aprendo undici punti di riscaldamento, un progetto al quale ciascuno può dare il proprio contributo tramite la raccolta fondi che stiamo portando avanti». Ha concluso: «Questi auguri sono da condividere con gli uomini e le donne di Bucha. Quando noi eravamo in difficoltà, siamo stati aiutati e ora vorrei che Bergamo, città illuminata, possa emanare luce a chi soffre per la guerra».

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