Il bilancio

In Bergamasca, prima per qualità della vita, per Adiconsum è stato «un anno di povertà, truffe e fake news»

Tante famiglie stanno ormai tagliando pure sulle spese fondamentali per tirare avanti e diversi faticano a pagare l'affitto

In Bergamasca, prima per qualità della vita, per Adiconsum è stato «un anno di povertà, truffe e fake news»
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La presidente di Adiconsum Bergamo, Mina Busi

La provincia di Bergamo è al primo posto nella classifica sulla qualità della vita in Italia in un'analisi de Il Sole 24 Ore. Un risultato che tutta la politica si è subito intestata, che ha rallegrato molti e suscitato la perplessità di altri, i quali hanno sottolineato la serie di problemi che, comunque, il nostro territorio deve in qualche modo affrontare.

Proprio da questo riconoscimento, se così si può definire, è voluta partire la presidente di Adiconsum Bergamo, Mina Busi, per sottolineare come in ogni caso rimanga un angolo di provincia, più o meno vasto, composto da persone che hanno quotidiane enormi difficoltà e che chiedono il loro aiuto per uscire da situazioni complicate.

Un anno di povertà e truffe

Un 2024 che l'associazione definisce come «un altro anno vissuto pericolosamente, in un continuo slalom, tra povertà, truffe, fake news e solitudine sanitaria», in una riunione conclusiva fatta nei giorni in cui il nostro territorio ha conquistato la vetta di “città ideale” che mette in piena luce quelle che invece sono le sue emergenze.

«Siamo in presenza di un numero di famiglie in difficoltà in continuo aumento, che per recuperare risorse, dopo avere tagliato le spese “voluttuarie”, da qualche tempo riducono anche i consumi di prima necessità. L’intervento sui tassi per contrastare l’inflazione ha appesantito le famiglie che hanno in essere mutui e prestiti» ha commentato Busi.

«Sono aumentati i casi di morosità, di sovra indebitamento e di pignoramento degli immobili, con conseguenti ricadute sociali. I salari, gli stipendi, le pensioni sono i più bassi d’Europa a fronte di tasse che sono le più alte d’Europa. Sempre più pensionati anche bergamaschi, si sono trasferiti in Paesi dove le tasse sono meno che la metà che in Italia. E quindi non acquistano e non consumano più in Italia».

Sanità pubblica al collasso

Continua poi per Adiconsum l’emergenza sanitaria, in presenza di un Servizio sanitario nazionale che viene definito come al collasso, che ha aumentato la vulnerabilità finanziaria delle famiglie, le quali rinunciano a curarsi per i tempi lunghi di attesa nelle strutture pubbliche, non potendosi permettere di pagare strutture private. In particolare, in questo periodo l'associazione sta assistendo persone, per lo più fragili e indigenti, per le problematiche di richiesta di pagamento dei ticket sanitari erogati in modo anomalo.

Gli interventi sul territorio

L’associazione di difesa dei consumatori della Cisl di Bergamo, durante l’anno che si sta chiudendo, ha assistito oltre seimila persone e svolto 899 pratiche. Ma i casi di cui si occupa sono sicuramente più numerosi, dal momento che nei tanti uffici sparsi sul territorio non tutti i contatti e le consulenze prestate vengono registrati.

Gli ambiti di intervento maggiori del 2024 sono stati quello finanziario, con interventi per truffe online e ricorsi contro banche e assicurazioni, ma anche per indebitamenti e recesso di contratti. Ci sono poi le le istanze dal giudice di pace o alla Prefettura, le richieste di dilazioni con Agenzia delle Entrate e di bonus con Arera, richieste risarcimento e contestazioni per addebiti. Nel campo dei trasporti e dei viaggi, i contenziosi sono stati soprattutto con Ryanair, nell’ambito finanziario sulla questione dei ticket sanitari, e infine ci sono pure le conciliazioni per utenze con gestori ed Arera.

«Un altro tema estremamente delicato che viviamo è il ricorso al gioco d’azzardo da parte di molti cittadini pensionati, ma anche giovani che continuano ad indebitarsi. - ha spiegato la presidente di Adiconsum -. Secondo gli ultimi dati, la spesa media pro capite in Italia è pari a 1.900 euro, per un totale di cento miliardi di euro spesi in un anno. La spesa socio-sanitaria per curare la ludopatia supera gli oltre due miliardi di euro». Una delle maggiori preoccupazioni dell’anno, ha poi concluso Busi, è stata l'ampia diffusione delle fake news in tanti campi, compreso quello commerciale.

Commenti
Michele

Solita storia, se sei straricco, ogni città per te è al primo posto per qualità della vita. Vedi città alta

Gigio

È sicuramente MOLTO più credibile, e veritiera, l'analisi fatta dalla presidente di Adiconsum. Altro che fiore all'occhiello, per qualità della vita, siamo un fanalino di coda. Sempre più in difficoltà, sempre più alle strette. I nostri politicanti, con tutto quello che intascano, non sanno nemmeno cosa vuol dire, tirare la cintura.

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