un'opera attesa da 50 anni

Inaugurata la passerella sul Serio tra Gorle e Scanzo: «Simbolo di rinascita e dialogo»

Costata quasi un milione, è stata finanziata dai comuni di Gorle, Scanzo e Pedrengo con un contributo della Provincia e del Bim e la partecipazione del Consorzio di Bonifica

Inaugurata la passerella sul Serio tra Gorle e Scanzo: «Simbolo di rinascita e dialogo»
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di Federico Rota

A distanza di circa nove mesi dal varo (avvenuto lo scorso 12 settembre), conclusi con successo tutti i collaudi, è stata ufficialmente inaugurata la passerella ciclopedonale che, attraversando il Serio a nord dello storico Ponte Marzio, collega il comune di Gorle a Scanzorosciate.

Un’infrastruttura attesa da oltre 50 anni, costata circa 960 mila euro, finanziata oltre che dalle due amministrazioni dell’hinterland anche dal comune di Pedrengo e dalla Provincia. Il Bacino Imbrifero Montano-Bim ha anticipato parte della somma, ma all'opera ha partecipato anche il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca in qualità di stazione appaltante dei lavori e responsabile delle attività di cantiere.

«È un simbolo di rinascita – sottolinea il sindaco di Gorle, Giovanni Testa -. Questa passerella rappresenta anche l’unità delle istituzioni, che quando sono in grado di fare rete riescono a realizzare grandi cose. Da troppi anni attendevamo un’opera che mettesse in sicurezza l’attraversamento di questo tratto. Credo che sia stata anche una sorta di prova generale del dialogo tra enti locali. Con la Provincia e gli altri sindaci abbiamo aperto un tavolo inter-istituzionale che affronti i nodi della viabilità e della sicurezza di tutto il bacino a Est di Bergamo».

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Da questa mattina, sabato 5 giugno, pedoni e ciclisti potranno quindi attraversare il fiume senza rischiare di essere investiti dagli automobilisti in transito sul ponte di epoca romana, che negli anni ha visto un progressivo aumento della mole di traffico in attraversamento da e verso il capoluogo.

«Finalmente siamo riusciti a terminare quest’infrastruttura – commenta il presidente della Provincia, Gianfranco Gafforelli - grazie alla sinergia con amministrazioni, il Consorzio di Bonifica e il Bim. Annuncio con soddisfazione che entro l’estate la Provincia stanzierà 500 mila euro per la messa in sicurezza di Ponte Marzio (i lavori sono previsti per l'estate del 2022 ndr). Ora dobbiamo rivedere la viabilità per cercare di dare un respiro diverso a questa zona».

La passerella, i cui lavori sono stati realizzati dalla ditta Cividini di Dalmine, è composta da un’unica campata lunga 55 metri in acciaio corten, un materiale in grado di resistere all’usura del tempo. Ora le amministrazioni di Gorle e Scanzo sono al lavoro per realizzare le nuove connessioni necessarie a collegare la passerella con le strade, i marciapiedi e gli altri percorsi di mobilità dolce. Il cantiere sulla sponda gorlese del Serio dovrebbe essere avviato, salvo imprevisti, entro la fine del 2021, per un investimento di circa 180 mila euro.

Per quel che riguarda la sponda di Scanzo «il progetto esecutivo è pronto – spiega il sindaco Davide Casati -, ora dobbiamo finanziare i lavori per realizzare la pista ciclopedonale che arriverà fino all’incrocio semaforico tra Corso Europa e via Marconi. Il costo è di circa 120 mila euro e dovremmo riuscire ad aprire e chiudere il cantiere entro la fine del 2022».

In questo caso però si dovrà procedere per gradi, vista la presenza di un'abitazione su Corso Europa. «Abbiamo inserito un vincolo di demolizione nel Pgt - aggiunge -, in caso di ristrutturazioni da parte di un futuro proprietario è previsto un arretramento rispetto a dove oggi confina con la carreggiata. In ogni caso ci metteremo d'accordo con il privato».

«Entro la fine del mio mandato spero poi di riuscire a portare a termine un terzo passaggio - conclude Casati - realizzare una bretella che da via Manzoni scenderà fino al cimitero di Pedrengo. Questa strada consentirà di eliminare l’incrocio semaforico e l’attuale via Marconi diventerà una strada residenziale costeggiata da una pista ciclabile, che scorrerà lungo il Serio e si collegherà alla pista ciclopedonale per la Val Seriana».

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