Il caso

La pista ciclabile fra Sabbio (cioè Dalmine) e Stezzano è interrotta da ben due anni

È chiusa da giugno 2023 per il rifacimento dello svincolo autostradale. Nonostante il cantiere si sia concluso, il percorso non è ancora agibile

La pista ciclabile fra Sabbio (cioè Dalmine) e Stezzano è interrotta da ben due anni
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di Laura Ceresoli

Dopo la polemica sulla chiusura della pista ciclabile Sforzatica-Treviolo per i lavori della Gronda nord, un’altra interrogazione delle opposizioni accende i riflettori sulle criticità della mobilità dolce a Dalmine.

Il Pd e Nostra Dalmine hanno presentato un nuovo documento al sindaco e all’assessore competente per chiedere conto dei ritardi nella riapertura del percorso ciclopedonale Sabbio-Stezzano, interrotto da quasi due anni. La ciclabile, chiusa a giugno 2023 per permettere i lavori di riqualificazione allo svincolo autostradale di Dalmine, avrebbe infatti dovuto essere ripristinata con un nuovo tracciato che collega Le due torri ai campi di Sabbio, passando tra le rampe dell’autostrada. Tuttavia, nonostante il cantiere al casello si sia concluso, il percorso non è ancora agibile, costringendo residenti e pendolari a utilizzare l’auto per raggiungere Stezzano.

«Le alternative esistenti sono poco sicure e scomode, soprattutto per chi si muove a piedi o in bici», denunciano i consiglieri firmatari Anna De Amici e Davide Benedetti (Nostra Dalmine) con Renato Mora, Francesco Caldarone, Nicolò Carboni e Marta Rodeschini (Pd).

Nell’interrogazione congiunta, i gruppi di opposizione chiedono chiarimenti sullo stato di avanzamento dei lavori della nuova ciclabile; la data prevista per l’apertura; un eventuale intervento di pavimentazione sul tratto sterrato tra il cimitero di Sabbio e il nuovo percorso, oggi inadatto a ciclisti e pedoni.

La questione si inserisce in un contesto già critico per la mobilità sostenibile a Dalmine. Solo la scorsa settimana, le stesse forze politiche avevano contestato la gestione della chiusura della pista ciclabile Sforzatica-Treviolo, interrotta per i lavori della Gronda Nord senza percorsi alternativi ufficiali. Se per la Gronda Nord i tempi sono lunghi (600 giorni di lavori), sulla ciclabile Sabbio-Stezzano le opposizioni chiedono urgenza: «La mobilità sostenibile non può essere sempre sacrificata», concludono i consiglieri. Ora la palla passa al Comune, chiamato a rispondere al prossimo Consiglio comunale.

Intanto sul fronte stezzanese, l’assessore ai Lavori pubblici Michael Oberti spiega: «Non trattandosi di un cantiere di competenza comunale (...)

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Commenti
Giovane

a chi interesse di come si spostano i poveri, se non sei un poveraccio hai il suv e passi anche sul marciapiede, non vedo perchè perdere tempo, compratevi un'auto grossa!!!!

Paolo Cereda

Che tra l'altro sarebbe pure l'unico passaggio "umano" per andare verso Stezzano se non si vuole correre il rischio di essere stirati. Dalmine è proprio sfigata in quanto a vie di comunicazione alternative per andare verso Bergamo. A parte l'unico pezzetto di ciclabile che entra in Lallio. Diversamente o si una il provinciale o si usa il provinciale. E che le bici e i pedoni se ne facciano una ragione. Mi piacerebbe sapere se per caso verrà prodotta una ciclabile degna di questo nome, ora che stanno rifacendo tutta la strada fino a Bergamo... 😡

Claudio

Ehi. Assessore Oberti, non sarà di competenza comunale, ma interessando anche i suoi cittadini, non resti muto...

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