Commenti su: La pista ciclabile sulla Briantea a Longuelo? Bella, ma «manca la corsia d'immissione»

M.Elena A.

A Bergamo pensano di aver risolto creando le piste ciclabili solo con le strisce sull'asfalto (per esempio v.le V. Emanuele in entrambe le direzioni). Peccato che spesso trovi macchine parcheggiate illegalmente, auto che per evitare la coda al semaforo di che deve svoltare in via Brigata Lupi, si buttano a destra incurante dei ciclisti che arrivano, moto di grosse cilindrate che utilizzano queste piste ciclabili "virtuali" per superare le automobili, il pullman che ti fa il filo perché poco più avanti ci sono le fermate. Parlano tanto di utilizzare la bici ma diventa una roulette russa. Possibile che non si riescano a ricavare delle vere piste ciclabili? È così necessario avere marciapiedi larghissimi? E vogliamo parlare della strada a senso unico che hanno fatto zona piscine? Se sei in bici le macchine non possono superarti quindi ti si avvicinano talmente tanto per farti capire che o metti il turbo o ti cerchi di infilare tra le auto parcheggiate.. Però il marciapiedi è bello largo. E non ditemi che i ciclisti dovrebbero usare quello perché tra le piante e la gente che ci cammina non è fattibile. Prova a farlo, se trovi il pedone sbagliato ti insulta perché quella non è pista ciclabile. Stringete i marciapiedi e fate le piste ciclabili! Renderete la città più sicura per gli automobilisti e per chi vuole salvaguardare l'ambiente e usare mezzi non inquinanti

Marco Locatelli

Segnalo alla redazione che sempre sulla Briantea il collegamento della ciclabile tra Curno e Bergamo è assente e la ciclabile finisce al benzinaio e poi bisogna immettersi sulla Briantea. Per poter prendere la ciclabile in direzione Curno-Bergamo è obbligatorio attraversare in bici uno dei tratti più trafficati della Briantea.

Maurizio

Noi ciclisti dobbiamo prenderci possesso delle strade con la forza, dopo 100 anni di dominio delle maledette auto è ora di finirla. I forzati dell'auto si metteranno in fila dietro di noi, così magari capiranno che in bici si arriva prima.

Aurora

Le ciclabili VERE sono poche e soprattutto non utilizzate, le strade sono un pericolo dietro l'altro per le scorrettezze di tutti e chi deve VIGILARE lo fa solo per guadagnare e non per educare (o rieducare)