martedì sera l'incontro

La seconda vasca di laminazione ad Astino sarà spostata: più profonda, ma meno costi

Verrà realizzata in un punto più favorevole, che consente di scavare meno. Inoltre, potrà essere creata una piccola zona umida

La seconda vasca di laminazione ad Astino sarà spostata: più profonda, ma meno costi
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In foto, la prima vasca di laminazione

L'appuntamento è per martedì 25 marzo alle 20.30 all'Oratorio di Longuelo, quando alla cittadinanza verrà presentato un tema particolarmente caro al quartiere e a tutta Bergamo.

In questa occasione verranno infatti forniti gli aggiornamenti sullo studio idraulico e idrologico della Valle d'Astino e sulla futura vasca di laminazione. Su questa, la seconda, avevano spinto molto anche le opposizioni a seguito dell'alluvione del 9 settembre.

Saranno presenti la sindaca Elena Carnevali, l'assessora alla Partecipazione e reti di quartiere, Claudia Lenzini, l'assessore ai Lavori pubblici, Ferruccio Rota, e i tecnici e progettisti.

Se infatti la prima vasca è già stata realizzata (manca soltanto la recinzione), sulla seconda l'assessore Rota ha dichiarato di voler mettere tutti al corrente dello stato dell'arte sulla revisione dello studio idrologico e idraulico della Valle d'Astino e il progetto di fattibilità tecnico ed economica.

La discussione in Commissione

Intanto, come riporta il Corriere Bergamo, la notizia è stata già portata e discussa in Commissione 2 a Palazzo Frizzoni, quando l'ingegnere Matteo Cima, direttore tecnico e progettista della società che ha aggiornato lo studio (J+S Spa), ha spiegato che il sistema consentirà di portare «una riduzione di circa l'80 per cento dell'apporto di acqua in quella zona».

Cambio punto per la vasca

La principale novità sta nella decisione di porre la seconda vasca in un punto leggermente diverso rispetto a quello fino a oggi ipotizzato. L'ingegnere Cima ha spiegato che, nei primi studi, la localizzazione era stata prevista in una posizione che avesse alcuni vantaggi di tipo idraulico, ma questa ha presentato un rapporto tra scavo e volume utile molto basso, perché il terreno è inclinato.

E meno costi

L'acqua, quando viene accumulata, però è piatta, perché non segue l'inclinazione del terreno. In una zona non troppo distante da quella originaria, sempre nei pressi della cascina Bechèla, è stato invece individuato un punto perfetto per scavare il meno possibile. «Abbiamo trovato una localizzazione - spiega Cima - che permette di ridurre lo scavo di parecchie migliaia di metri cubi e diminuire l'impegno economico, visto che il settanta per cento dei costi di quest'opera è per gli scavi».

Inoltre, sarà possibile ricavarci una piccola zona umida.

4,4 milioni di spesa

In più, la vasca sarà circondata da una pista d'accesso di manutenzione per permettere la pulizia, lo sfalcio dell'erba, il mantenimento del funzionamento dei vari scaricatori. E l'intera vasca sarà completamente coperta d’erba. Il quadro economico, con un totale di 4,4 milioni. L'ingegner Cima ha infatti spiegato che le opere di per sé costano 2,3 milioni, poi ci sono spese tecniche, imprevisti, lo spostamento dei sottoservizi e anche 700 mila euro ipotizzati per gli espropri.

I prossimi passaggi 

Ora il progetto di fattibilità economica dovrà essere validato dalla conferenza dei servizi, prima di arrivare in giunta. Solo successivamente potranno essere appaltati i lavori, senza considerare che nel mentre ci saranno da fare anche numerosi espropri. I tempi sono quindi ancora lunghi.

Commenti
Marcello

Ernesto, se nessuno smentirà quello che lei ha scritto, sarà una cosa inquietante, perché vorrà dire che c'è (molto) di vero.... Spero in smentite dal giornale....

Matteo

Interessante che il primo progetto prevedesse una vasca su terreno inclinato. Fortuna che si sono resi conto che "l'acqua accumulata é piatta". Oltre a questa grande scoperta ce n'è una seconda, se la fai su terreno inclinato, con la terra di scavo puoi fare un terrapieno di contenimento e quindi non era necessario scavare fino al centro della terra neanche in quel caso. Opera cmq inutile. Andate in val d'Astino a vedere i rigagnoli di cui stiamo parlando. Fate caso al bacino che hanno a monte, irrisorio. La verità è che la Longuelo nuova (non quella vecchi) è stata assurdamente costruita in una buca paludosa. E quando è andata sott'acqua questo autunno la vasca esistente non si è neppure riempita. Facciamone un'altra. Olé!

Paolo

Interessante la cosa che dici , ma c’era già un progetto per quella vasca o era un ipotesi?

Ernesto

La vasca era prevista all' interno del campo da golf di proprietà di Percassi e, casualmente, l'hanno spostata. Percassi chiama e l'amministrazione comunale obbedisce agli ordini impartiti.

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