L'aeroporto di Orio al Serio non può pretendere di volare sopra le regole
Zero confronto, zero dibattito. E adesso anche i Comuni sottolineano le inadempienze dello scalo su rumore e indagine epidemiologica
di Andrea Rossetti
Zero confronto, zero dibattito. Soltanto il solito disco rotto che suona sempre la stessa canzone. Anzi, i soliti dischi rotti e le solite canzoni.
Da una parte i record urlati a tutta voce, i grandi risultati - oggettivi - sbandierati ai quattro venti, numeri in costante aumento di una realtà, ovvero l’aeroporto di Orio, che vola sempre più su, toccando altitudini mai raggiunte prima. Le note di questo disco riempiono pagine e pagine, fanno ballare le statistiche legate a turismo ed economia, strappano giustificati applausi e ricevono commenti entusiasti.
Dall’altra parte, però, c’è un disco che canta una canzone opposta, fatta di disagi ed esasperazione. Note che denunciano inadempienze, assenza totale di dialogo. A suonarle e cantarle sono i residenti di Comuni e quartieri nei pressi dello scalo. A cui ora si aggiungono anche, seppur timidamente, alcune Amministrazioni.
Il 26 settembre, il Comune di Orio al Serio ha dato parere negativo al Piano di sviluppo aeroportuale dello scalo orobico, spiegando al Ministero delle Infrastrutture che Sacbo (società gestrice del Caravaggio) non ha rispettato gran parte delle prescrizioni che il Ministero dell’Ambiente, nel 2018, aveva avanzato in fase di Valutazione impatto ambientale.
Due in particolare: la zonizzazione acustica non è ancora stata completata e l’indagine epidemiologica mai avviata. (...)
Passano sopra ogni legge con la complicità di alcune amministrazioni, in primis il comune di Bergamo
IL Bellingordo detta legge sentendosi sprezzantemente sopwra la Legge! Va sostituito con uno meno avido, arrivista e sprezzante.
Più importante verificare l'aumento di morti e malattie nei comuni interessati
Più che per il rumore mi preoccuperei di verif