Parla Luigi Sorzi

L'autostrada Dalmine-Treviglio tenuta nascosta ai proprietari dei terreni della Bassa

Buona parte del tracciato è prevista sui campi degli Istituti Educativi, ma nessuno si è premurato di contattarli e coinvolgerli...

L'autostrada Dalmine-Treviglio tenuta nascosta ai proprietari dei terreni della Bassa
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di Paolo Aresi

«No, guardi, io non mi esprimo sull’autostrada Treviglio-Dalmine in sé, magari risolverebbe tutti i problemi di traffico dei trevigliesi, non so. Non mi posso esprimere perché mai nessuno ci ha sottoposto alcun progetto, anche se, a quanto pare, buona parte del tracciato andrebbe a occupare nostri terreni». Luigi Sorzi, presidente della Fondazione degli Istituti Educativi di Bergamo, appare molto preoccupato. Di professione insegnante e preside, Sorzi è stato designato dalla Provincia, ai tempi della presidenza Rossi.

La prima proposta con la Conferenza dei servizi per questa autostrada fu nel 2012 e voi in dieci anni non siete mai stati interpellati?

«Che mi risulti, no. Non solo, ma abbiamo cercato di accedere ai documenti, progetti, ma non siamo riusciti ancora a ottenerli, pare non sia semplice».

Lei è presidente degli Istituti Educativi dal 2018.

«Sì, di lavoro faccio il preside in una scuola paritaria. In questi anni, ripeto, nessuno ci ha coinvolti. Aspettiamo che ci dicano qualcosa, ma è naturale che noi siamo preoccupati anche perché su quei terreni abbiamo compiuto degli investimenti importanti. E se adesso arriva un’autostrada e asfalta tutto...».

Un momento dell'inagurazione della Scuola per lavorare nell’agroalimentare alla presenza di mons. Delpini

A che progetti si riferisce?

«Abbiamo creato una scuola, attualmente frequentata da cento ragazzi, una scuola professionale per il settore agroalimentare, dura quattro anni, ma è possibile fare anche il quinto per avere la maturità e l’accesso all’università».

Una scuola per diventare contadini.

«Sì, anche perché qui l’età media degli agricoltori è tra i cinquanta e i sessant’anni: bisogna lavorare per costruire il ricambio. La scuola è partita, è gestita dalla fondazione Maddalena di Canossa, stiamo costruendo il futuro possibile dell’agricoltura nella Bassa, con un’attenzione particolare all’agricoltura biologica e ad altre pratiche agricole di avanguardia, anche nel settore della sostenibilità. Non si può pensare che la Pianura Padana diventi tutta capannoni, è una terra fertile che ci ha sempre dato da mangiare e che deve continuare a darcene».

L’autostrada passerebbe sui terreni di Castel Cerreto, un borgo rimasto rurale, e della frazione Battaglie, aree dove la campagna ha eroicamente resistito. (...)

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