Caos chiusure

Lavori per il raddoppio a Curno, il Tar: c'è un problema sul percorso alternativo di via Fermi

Rfi deve però fornire «una ragionevole viabilità alternativa idonea», indicata nel progetto esecutivo (ancora da presentare)

Lavori per il raddoppio a Curno, il Tar: c'è un problema sul percorso alternativo di via Fermi
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Il Tar ha respinto il ricorso presentato dallo SportPiù di via Fermi, a Curno, con l'obiettivo di tutelare la propria attività dalle inevitabili conseguenze legate alla ormai vicina chiusura della via, in vista dei lavori per il raddoppio ferroviario.

La richiesta avanzata da SportPiù al Tar era quella di conoscere le tempistiche e il cronoprogramma degli interventi, la cui realizzazione doveva partire tra gennaio e febbraio. Tra i piani di Rfi, infatti, ci sarebbero la chiusura di via Donizetti per quattro mesi e di via Fermi per tre mesi.

Rfi deve fornire «una ragionevole viabilità alternativa idonea»

Il Tar, come riporta L'Eco di Bergamo, ha dato risposta negativa: il ricorso, infatti, risulta «infondato nel merito». Tuttavia, non si è trattato di un buco nell'acqua, perché ha permesso di evidenziare la mancanza di informazioni certe da parte di Rfi.

Ovvero: la periodizzazione degli interventi e un'alternativa viabilistica, oltre che di accesso alla palestra SportPiù. Informazioni che Rfi dovrà, come detto dal Tar, indicare nel proprio progetto esecutivo. «Il progetto definitivo - si legge nella sentenza - correttamente individua soltanto il cronoprogramma generale dei lavori, stabilendo una durata massima approssimativa di 840 giorni. L'individuazione delle varie sottofasi del progetto e delle relative tempistiche è demandata per legge alla progettazione esecutiva».

«Sarà onere delle autorità procedenti - prosegue - individuare, di concerto con le amministrazioni interessate, una ragionevole viabilità alternativa idonea a sopperire la chiusura di via Fermi, con un cronoprogramma ragionevolmente dettagliato dei singoli cantieri. Nell'ambito di tale ulteriore sviluppo della progettazione potrà e dovrà trovare considerazione anche l'esigenza che sia garantito l'accesso al circolo sportivo».

L'alternativa? Un passaggio tra via Vivaldi e l'Esselunga

Rfi, in una nota, ha precisato di aver già individuato una viabilità alternativa, condivisa con l'amministrazione comunale di Curno, su via Vivaldi durante i lavori del sottopasso di via Fermi, ora in fase di progettazione da parte dell'appaltatore. Inoltre, «sono in corso le attività propedeutiche alla bonifica di ordigni esplosivi e di risoluzione delle interferenze pre-esistenti, a valle di questi potranno avere luogo le lavorazioni del sottopasso».

L'azienda, quindi, intende aprire temporaneamente un passaggio tra via Vivaldi e l'Esselunga, per collegare Briantea e via Vivaldi. Il sindaco di Curno, Andrea Saccogna, ha spiegato al quotidiano che la decisione del Tar «dimostra che il progetto di Rfi ha delle falle e ci dà più forza». Lo stesso Comune ha in corso un proprio ricorso contro Rfi.

In questo caso, al centro del ricorso ci sarebbe il progetto del sottopasso ciclopedonale di via Roma: il Comune vorrebbe invece un sottopassaggio carrabile a una corsia, per un costo di tredici milioni di euro che, tuttavia, l'amministrazione faticherebbe a contabilizzare. Per questo motivo, nelle ultime settimane, ha chiesto a Regione e Provincia di fare da tramite per ricevere il contributo da parte di Rfi.

Commenti
Eugenio Roncelli

Purtroppo, si scrive senza sapere: l'interruzione di 3 anni è dovuta principalmente al rifacimento della stazione di Bergamo. Ricordo inoltre che tutti i soggetti hanno partecipato alla "Conferenza dei Servizi" ed hanno approvato: ora tentano di avere altri benefici, approfittando dell'opera in corso che non può essere fermata (PNRR). Difatti, la richiesta del comune di Curno non la pagherebbe RFI, ma il comune stesso, che, però, non ha i soldi. Il raddoppio fino a Ponte SP richiede un'opera, (il ponte sul Brembo), di difficile realizzazione (lo si capisce andando a vedere la zona) e tempi lunghi, oltre i limiti del PNRR. Chiudo dicendo "basta con questi tentativi": avete avuto tutto il tempo durante la conferenza dei servizi.

Marcello

Avevo intenzione di iscrivermi di nuovo allo Sportpiu' di Curno. Quando, l'anno scorso, ho saputo dei lavori pianificati alla linea ferroviaria, l'intenzione è svanita in un attimo. E avevo ragione, vedendo a che punto si è arrivati già ora, che i lavori non hanno ancora impattato direttamente sul traffico della zona.

Alberto

Sembra che RFI brancoli nel buio per raddoppiare 5 km (l'avessero fatta almeno fino a Ponte questi 3 anni di stop avrebbero avuto un senso): temo al termine del 2026 saranno ancora in alto mare!

Giorgio

Vogliamo capirla che al signor Salvini, che ha firmato l'opera dei lavori, non gliene frega niente delle difficoltà dei cittadini e dei comuni, basti pensare che non è mai venuto dì persona a vedere i lavori

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