Querelle su debiti e crediti tra Comune e gestori del parking Fara: Palazzo Frizzoni prende un avvocato
L'Amministrazione ha deciso di chiedere supporto giuridico per rivedere la gestione degli stalli gialli e delle penali sui ritardi

C'è una complicata questione di debiti e crediti intorno al Parking Fara e che corre tra il Comune di Bergamo e la società Bergamo Parcheggi (primaParcheggi Italia) tanto che l'amministrazione ha deciso di chiedere supporto giuridico a un avvocato, Rodolfo Josè Mendez, per definire questi rapporti con il concessionario.
Centro e origine della questione, i ritardi nella costruzione dell'opera, inaugurata solo un anno fa, e i costi ben superiori a quelli preventivati.
Un problema questo che si trascina ormai da anni e che aveva visto il comune anche destinatario di rimproveri da parte dell'Anac, ente anticorruzione, per non aver preso provvedimenti contro il concessionario.
La questione degli stalli gialli
La testata Corriere Bergamo riprende le parole dell'assessore alla Mobilità Marco Berlanda che aveva spiegato come l'amministrazione intenda ora riprendere la gestione diretta ed esclusiva dei parcheggi di Città Alta. Quando infatti i parcheggi blu erano stati trasformati in gialli, quindi destinati solo ai residenti sotto pagamento del permesso, i ricavi erano stati trasferiti a beneficio del gestore del parcheggio della Fara, «perché - spiega Berlanda - questo era ritenuto un elemento fondamentale per mantenere in equilibrio il piano economico e finanziario relativo alla gestione del parcheggio».
E quella dei ritardi
Ora però il Comune vorrebbe farli tornare in capo alla proprie competenze. Da qui la necessità dell'amministrazione di avere una relazione dettagliata sui rapporti economici relativi al parking di via Fara. In tutto questo, si aggiunge la vicenda delle penali per i ritardi nell'esecuzione dell'opera, già quantificate negli anni scorsi in 911 euro al giorno dal 15 marzo 2019, che è il termine dei lavori non rispettato.
Il Corriere Bergamo spiega la questione sottolineando come, se si dovessero calcolare i mancati introiti giorno per giorno nei cinque anni di ritardo, Bergamo Parcheggi dovrebbe consegnare più di 1,6 milioni di euro di penali. Difficile quindi che il concessionario accetti senza fare una piega.