Le "vittime" dei disservizi dei treni non sono solo i pendolari, ma anche i ferrovieri
Mentre continuano i lavori (e gli investimenti) per migliorare e implementare il servizio, utenti e personale vivono molte difficoltà

di Sara Barbò
Gli investimenti che Rfi e Trenord stanno realizzando, in collaborazione con Regione Lombardia e altri partner, guardano a un futuro in cui anche Bergamo potrà offrire un servizio ferroviario sempre più efficiente e affidabile.
Durante il 2024, infatti, sono stati avviati 168 cantieri, ossia il 58 per cento in più rispetto al 2023, tra cui il raddoppio della linea Ponte San Pietro-Bergamo e la nuova tratta Bergamo-Orio al Serio. Inoltre, dal 2022 sono stati aggiunti nuovi treni Caravaggio e Donizetti per rinnovare il parco viaggiante. Gli ultimi “innesti” sono stati annunciati lunedì 10 febbraio.
Tutto questo anche a fronte della crescita dell’utenza. Nell’ultimo anno si è registrato un incremento del 9 per cento sulle linee regionali e Regio Express (371 mila passeggeri al giorno) e del 4 per cento sulle linee suburbane (356 mila al giorno). I dati dimostrano, quindi, che i bergamaschi (e non solo) hanno sempre di più la necessità di spostarsi su rotaia. E di farlo grazie a un sistema efficiente. Cosa che, a oggi, non si può dire garantita.
Una corsa a ostacoli
Ogni mattina, a Bergamo, un pendolare si sveglia e sa già che molto probabilmente arriverà in ritardo al lavoro o all’università. Colpa di cancellazioni improvvise, rallentamenti e pure degli scioperi, che oltre ai canonici venerdì stanno iniziando a toccare anche altri giorni feriali, come nel caso di mercoledì 5 febbraio. Talvolta, neppure le fasce garantite vengono coperte.
«Avevo letto che avrebbero garantito alcuni treni per Milano Centrale (...)