Commenti su: L'esperimento con gli abeti di Douglas per salvare i boschi della Val Brembana dal bostrico

Massimiliano Volpi

Ma qualcuno ha considerato che funghi ci possano crescere sotto queste piante? Mi sa che per i fungaioli sarà una debacle completa (e quindi ridurrà la frequentazione dell'area, con conseguenze negative per il paese)

Giovanni

Se sono gli ulivi della Puglia o se sono le palme delle coste mediterranee, ne parlano tutti a cominciare dalla Rai. Se invece sono gli abeti della Lombardia o i castagni dei nostri boschi come successo pochi anni fa o gli ipoocastani dei nostri viali a cominciare dal viale delle mura, frega niente a nessuno e bisogna andare a Roma con il cappello in mano a chiedere la carità.

Francesco Giuseppe

Sono decenni che c'è e, a differenza dei nostri avi, non hanno fatto nulla per bloccare la diffusione del bostrico (abbattimento delle piante morte e di tutte quelle "sane" intorno) con ridicole motivazioni ecologiche (le piante non si toccano), adesso propongono di importare piante americane, eliminando le autoctone senza avere idea degli effetti collaterali e dei parassiti americani importati insieme. Dovremmo eliminare i nostri abeti bianchi e rossi per far posto agli americani anche qui? Alla faccia della bio diversità. Perchè non mettere le palme da cocco allora? Ridicoli. come con i fiumi che i nostri avi tenevano puliti tutte le estati, evitavando le alluvioni. Da decenni non li puliscono e poi piangono per le esondazioni.

Matteo

Anche in Valle Imagna, anche davanti a casa nostra, sono morti diversi pini per colpa di questo insettino.