struttura storica

Svenduto l'Hotel Milano di Castione: volterà pagina o continuerà nel segno della tradizione?

Una parte della struttura, oggetto di restyling nei primi anni 2000 e poi mai decollata dopo la crisi del 2008, è passata a una società di Cipro

Svenduto l'Hotel Milano di Castione: volterà pagina o continuerà nel segno della tradizione?
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È stata aggiudicata per un milione e cento mila euro, valore ben più basso di quello di perizia che sfiorava i quattro milioni e anche dell'offerta minima che partiva da due milioni e mezzo nel 2021, una parte dello storico l'Hotel Milano Alpen Resort di Castione della Presolana. La struttura ha quindi una nuova proprietà, la Lvc Investment di Grosseto, detenuta al cento per cento dalla Lyndale Ventures Ltd, società a responsabilità limitata basata a Cipro, ed è pronto a continuare la propria storia, per quanto non sia ancora chiaro in che direzione.

Il mutuo ipotecario di 8 milioni

Lo riporta il Corriere Bergamo che ricostruisce anche la storia e i passaggi di proprietà del gioiello a quattro stelle sotto la Presolana. L'hotel era tornato al suo splendore grazie alla società Crf che diede inizio a una serie di investimenti per il restyling della struttura del 1965, con tanto di piscina e centro benessere. La società facente capo ai tre fratelli Iannotta, figli del patron Tommaso deceduto nel 2020, fecero nuovi investimenti per sistemare le camere, del primo e terzo piano. Questa spesa, aggiunta a quelle precedenti precedentemente, ha fatto cumulo in un'unica soluzione finanziaria, un mutuo ipotecario acceso presso l’istituto di credito toscano di durata ventennale per otto milioni.

La crisi del 2008

L'hotel andava a gonfie vele e quindi inizialmente il mutuo sembrava tranquillamente sostenibile, se non fosse stato per il colpo inferto dalla crisi del 2008. La struttura viveva di una forte attrattività congressuale, pari circa all'ottanta per cento dei ricavi, ma con la crisi, le aziende stesse iniziarono a rinunciarvi. Per l'hotel quindi pagare le rate del mutuo divenne sempre più difficile. A questa situazione, si aggiunsero le peripezie di Banca Etruria, istituto di credito presso il quale era stato acceso il debito.

Una nuova pagina?

Attualmente, con la svolta di inizio luglio, il futuro della gestione dell'hotel è incerta. Tutto dipenderà dalle scelte della nuova proprietà, che, come anticipa il Corriere Bergamo, potrebbe essere propensa a trovare un accordo, lasciando che sia ancora la storica famiglia a continuare la gestione, oppure decidere di voltare pagina completamente.

 

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