Il caso

Liceo Aeronautico: ieri corteo antifascista, oggi la difesa del preside: «Filmato manipolato»

Giuseppe Di Giminiani risponde alla minaccia del Comune di togliere la parificazione alla scuola: «Se ho sbagliato è colpa mia, l'Istituto non c'entra»

Liceo Aeronautico: ieri corteo antifascista, oggi la difesa del preside: «Filmato manipolato»
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Ieri (lunedì 1 novembre) sotto la pioggia a Bergamo, in via Carducci davanti all'Istituto Aeronautico A. Locatelli ci sono stati ombrelli colorati, flash mob con fumogeni e cori che richiamavano all'antifascismo e al Ddl Zan: i primi aderenti all'iniziativa di Bergamo Antifascista sono arrivati intorno alle 16,30, poi man mano se ne sono aggiunti altri fino ad arrivare a una cinquantina.

I giovani presenti hanno chiesto un cambio di passo nelle istituzioni nella lotta al fascismo, provvedimenti nei confronti di quelle che hanno definito «scenate» del preside e di negare finanziamenti alla scuola (tra i tanti slogan, si è sentito quello «no soldi ai fascisti»).

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Questa è stata una delle reazioni innescate dal video pubblicato da Wired lo scorso venerdì 29 ottobre, in cui si vedevano gli studenti riuniti nel cortile della scuola per un discorso, abbastanza improvvisato, del preside Giuseppe Di Giminiani, con cori in cui viene chiamato «Duce» e un suo gesto con mano alzata, identificato dalla testata come un saluto romano.

Dalla vicenda sono scaturite il comunicato dei parlamentari dem bergamaschi, Antonio Misiani e Elena Carnevali, in cui chiedevano un intervento deciso nei suoi confronti; la difesa del deputato leghista Belotti, il quale ha pubblicato anche due video della stessa scena, che porrebbero dei dubbi sul filmato uscito inizialmente; infine la nota della Giunta comunale che biasima l'accaduto e spiega che ci sono «forti riserve» riguardo la «conservazione della parificazione per l'Istituto Aeronautico».

Nella stessa giornata di ieri è arrivata anche la replica del preside alla nota, riportata dal Corriere Bergamo: «È sbagliato dire che tutto è avvenuto durante la cerimonia di consegna dei diplomi. Era il mio compleanno ed eravamo all’intervallo di una mattinata normale, respingo categoricamente certe affermazioni, che sono proprio sbagliate».

Di Giminiani è poi passato a commentare il video che ha fatto scoppiare lo "scandalo": «Il filmato che è girato in rete è stato evidentemente manipolato, per mostrare che avrei risposto con un saluto romano, quindi con convinzione, ai cori dei ragazzi, che ripeto sono studenti di 14 e 15 anni. E invece se si guardano i filmati non modificati, in nostro possesso, la storia è ben diversa».

«Se ho sbagliato ho sbagliato io, non la mia scuola, qui qualcuno vuole attaccare l’Aeronautico - ha poi concluso -. È vero, i cori sono stati fuori luogo e inopportuni, lo dico chiaro, ma non c’è stato altro».

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